Le pagelle dell'Alaves - Sobrino illude, male Pedraza e Perez
Pacheco 7 - Nel primo tempo compie un paio di parate provvidenziali, ma non può nulla sotto i colpi del tandem Zaza-Rodrigo. Nella ripresa si ripete: se l’Alaves esce dal ‘Mestalla’ con solo tre gol incassati, lo deve soprattutto al proprio portiere.
Aguirregabiria 6 - Ha il compito più difficile della giornata, cioè quello di contenere Gayà e Guedes. E non riesce praticamente mai a fermarli. E’, però, molto propositivo e nella ripresa serve a Sobrino il pallone del momentaneo 1-2.
Laguardia 5 - Nei primi minuti trasmette sicurezza alla propria difesa. Poi, lentamente e con il passare dei minuti, inizia a soffrire i movimenti di Zaza e Rodrigo. Nella ripresa chiude la contesa con la sfortunata autorete.
Ely 5.5 - Anche lui, come il compagno di reparto, non è impeccabile nelle marcature e spesso gli attaccanti del Valencia sono liberi di colpire indisturbati.
Duarte 5 - Non riesce mai ad uscire dalla propria metà campo e dietro concede fin troppo a Soler, sempre libero di creare.
Manu Garcia 6 - Dà quantità e muscoli avanti la difesa, spesso prova a rompere il gioco degli avversari ma senza successo. Si ritrova quasi a lottare da solo.
Pina 5 - Impalpabile la prova dell’altro interno di centrocampo, che non riesce quasi mai a far ripartire l’azione da dietro. Contro Parejo e Kondogbia fa una figuraccia.
Perez 5 - Qualche spunto dei suoi, ma nulla di eccezionale. A parte un tiro da fuori nel primo tempo, in avanti si vede molto poco.
Pedraza 5 - Copia e incolla del giudizio riservato all’altro esterno offensivo Perez: ha le qualità per poter far male e lasciare il segno, ma non si nota. (Dal 60’ Guidetti 5 - Lento e macchinoso, ha le occasioni per colpire ma non le sfrutta.)
Munir 5.5 - I compagni di squadra provano sempre ad azionarlo con lanci lunghi, ma imprecisi. Si muove molto e prova a far salire la squadra, ma predica nel deserto. (Dal 60’ Ibai 5.5 - Dà vivacità nel finale, ma è parecchio impreciso.)
Sobrino 6.5 - A parte un colpo di testa da posizione ravvicinata, che mette in risalto i riflessi e l’istinto di Neto, anche lui nel primo tempo risulta nella lista dei calciatori impalpabili. Nella ripresa trova la gioia personale. (Dal 72’ Burgui 6 - Prova a suonare la carica nel finale, ma ha poco tempo per mettersi in mostra.)