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LIVE TMW - Fassone: "Fiducia in Montella. Il Milan avrà il suo stadio"

LIVE TMW - Fassone: "Fiducia in Montella. Il Milan avrà il suo stadio"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 16 novembre 2017, 16:302017
di Simone Bernabei
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Il CEO del Milan Marco Fassone risponde alle domande dei tifosi tramite i social rossoneri. A breve le dichiarazioni del dirigente del Milan.

Sul suo ingresso nel calcio: "Ho iniziato con la Ferrero e facevo l'arbitro. Al culmine, quando ero assistente in Serie A, arrivò la chiamata da Torino".

Sullo scenario dopo l'incontro con la UEFA: "C'è un tiepido ottimismo. Abbiamo preparato un dossier per la UEFA con i nostri conti e i nostri programmi. Spero che si basino su numeri e progetti seri. Lo scenario possibile? Il peggiore è che la UEFA ci dica che non è convinta dei nostri numeri e che ci rimandi a primavera per ulteriori discussioni. Lo abbiamo fatto per ragioni economico-finanziarie, se non dovessimo centrare la Champions non succederà assolutamente niente. Spero di arrivare in Champions, ma se non dovesse arrivare non ci sarebbero problemi per il Milan".

Sul futuro: "Siamo il Milan, c'è da essere ottimisti per forza. Il Milan ha un potenziale straordinario, non so dire le tempistiche ma il risultato arriverà".

Su cosa manca al Milan: "Manca certamente qualcosa, inutile negarlo. Le squadre davanti sono andate più forte del previsto, noi invece un po' più piano. Mi auguro di migliorare e che qualcuna di quelle davanti possa rallentare un po".

Su Montella: "C'è fiducia. Lo abbiamo seguito, sappiamo come lavora. E' una nostra scelta e ha la nostra fiducia, siamo certi che arriveranno i risultati".

Sugli acquisti: "Quest'estate non è stato difficile convincere i giocatori, erano tutti convinti. Magari qualche trattativa coi club è stata logorante, come quella con la Lazio. In assoluto la complessità maggiore è stata quella del rinnovo di Donnarumma".

Su Donnarumma: "Il Milan ha un gioiellino in casa, lui ha un grande avvenire davanti".

Sull'Italia: "C'è tristezza e dolore. Dal punto di vista professionale sono certo che questa situazione ci porterà a delle riflessioni profonde e non facilone. Non è tutto da buttare, mi auguro che la riflessione avvenga in tempi giusti. Io credo che andremo incontro ad una Nazionale in cui la presenza dei milanisti sarà sempre maggiore".

Sul mercato di gennaio e Conti: "Lo aspettiamo, sta recuperando prima del previsto. Grazie al lavoro di Mirabelli abbiamo altri due terzini molto validi, quindi non credo ci sia necessità di intervenire sul mercato".

Sul debito da cancellare: "Serve prudenza. Quando ci sono contratti firmati serve anche riservatezza. Io sono moderatamente ottimista, vorrei chiudere il discorso in anticipo ma credo che comunque ce la faremo entro i tempi previsti".

Sullo stadio: "Il nostro stadio è straordinario, ma nel medio periodo non permetterà di raggiungere risultati economici importanti. Negli altri paesi dagli stadi incassano 100 milioni all'anno, noi 20. Qualcosa dovremo fare, serve uno stadio solo per il Milan. Poi se sarà San Siro o un altro ancora non lo so. Questa strada è abbastanza tracciata".

Sulle sponsorizzazioni: "Quest'estate, quando eravamo arrivati da poco, abbiamo ottenuto 6 nuovi partner che ci rendono contenti. Nel futuro questi risultati potranno crescere ancora di più".

Sui motivi di pentimento dal suo arrivo: "Qualche errore c'è stato. Ogni sera mi interrogo sulle decisioni prese. L'esperienza fatta ci aiuterà a non fare certi errori, anche se sono un perfezionista e credo che si possa migliorare sempre".

Sulle giovanili: "E' stato fatto un lavoro egregio. Mirabelli con Galli sta facendo valutazioni per possibili cambiamenti o investimenti maggiori. I risultati della Primavera ci piacciono, siamo certi che presto arriveranno altre soddisfazioni".

Sui riti scaramantici: "In Italia siamo contagiati dalle ritualità, che sia la cravatta o il posto allo stadio. Non ci credo più di tanto, ma farle non fa male e quindi continuerò".

Sulle differenze fra i presidenti italiani e quelli stranieri: "Professionalmente mi sento fortunato, ho trovato proprietà e presidenti diversi che mi hanno fatto crescere. Questa è la situazione più anomala, c'è una proprietà meno presente e meno visibile. In Inghilterra per esempio non sanno quasi mai chi è il presidente della società perché è tutto in mano ai manager. La proprietà, con me, è presente tutti i giorni, quotidianamente. Se siamo bravi si può davvero lavorare bene".

Su Han Li in Inghilterra: "E' un appassionato di calcio. Quando hanno deciso di investire sul Milan c'erano le idee chiare. Per riportare in alto il Milan dovremo mixare l'esperienza europea con la forza rossonera sul mercato cinese. Questo può davvero fare la differenza".

Sul progetto Milan China: "E' un'avventura importante. Sono serviti tempi burocratici lunghi, diciamo che opera da un mese. Per ora abbiamo uno sponsor, nel semestre da gennaio a giugno sono previsti i primi ricavi importanti".

Sul Napoli: "Da un punto di vista tecnico è stata preparata con la consapevolezza di affrontare un avversario straordinario. In certe gare i nostri ragazzi danno qualcosa in più, credo che sarà una partita bella ed entusiasmante".

Sui giocatori che più hanno colpito: "In realtà qualcuno sta rendendo al di sotto ma arriveranno tutti. Posso dire Borini, ma anche Ricardo Rodriguez. Il primo si sta dimostrando per qual che è, un grande giocatore. Rodriguez sta facendo bene anche con la Svizzera".

Sulla rosa del Milan: "E' di ottima qualità, costruita con criterio. I giocatori sono giovani, tanti vengono da fuori e non hanno giocato insieme. Ci sta quindi che serva un po' più di tempo per rendere al massimo".

Sulla classifica: "Credevamo che per arrivare al quarto posto servissero 71-72 punti. Siamo 3-4 punti sotto la tabella che ci eravamo prefissati, ma le squadre davanti stanno andando fortissimo. Per questo magari servirà qualche punto in più per il quarto posto".

Sull'Europa League: "Per noi è una competizione interessante, ha un finale dorato che porta in Champions e perché non il Milan non l'ha mai vinta. Ce la giochiamo fino in fondo, così come in campionato".

Sui tifosi: "Gli stadi pieni inevitabilmente regalano qualche punto in più a fine anno. Purtroppo in Italia l'Europa League attira pochi tifosi, dovremo essere bravi noi a far venire più tifosi possibile".

Sulla partita che vorrebbe rigiocare: "Ce ne sono alcune. Se ne devo scegliere una dico il derby, abbiamo fatto un bellissimo secondo tempo ed è stata una mazzata. Almeno quei 45 minuti vorrei rigiocarli".