Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Malagò: "Sto lavorando per annunciare una riforma della Giustizia Sportiva"

Malagò: "Sto lavorando per annunciare una riforma della Giustizia Sportiva"TUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Ninni/Image Sport
lunedì 25 novembre 2013, 15:192013
di Alessandro Carducci
fonte Sport Uno

Continua a pieni giri la partenza di Sport Uno (visibile al canale 60 del digitale terrestre e al 44 di Tivusat), su cui stasera alle ore 18 prenderà il via "48 minuti", un programma a cura di Stefano Greco che ospiterà ogni volta un personaggio dello sport per un'intervista a 360°. Si parte con il presidente del CONI, Giovanni Malagò, che in una lunga chiacchierata spazia dal calcio ai problemi del razzismo, fino alla questione nuovi stadi ed alla sua disponibilità a guidare il Comitato Organizzatore della candidatura olimpica di Roma per il 2024.
A seguire nelle prossime settimane grandi nomi del presente e del passato, pronti ad aprire le porte delle proprie idee e dei propri progetti di ieri e di domani. Dal predecessore di Malagò al CONI e oggi presidente della Federazione Pallacanestro Gianni Petrucci, al presidente della Lega Serie B Andrea Abodi, l'ex presidente della SS Lazio Sergio Cragnotti e quello del Siena Calcio Massimo Mezzaroma. E poi ex giocatori oggi passati dall'altra parte del tavolo come il campione del mondo 1982 poi allenatore CT della Nazionale, dirigente e presidente Dino Zoff, il presidente del sindacato calciatori Damiano Tommasi, Angelo Peruzzi, e Vincenzo D'Amico. E tanti altri seguiranno.

Malagò: "Roma 2024, ci sono le basi per vincere. Non potrei che essere io a guidare l'avventura, ma non abbondonerei il CONI"

Queste le parole di Giovani Malagò, presidente del CONI, che nell'intervista rilasciata a Stefano Greco parla molto di Olimpiadi e non solo.
"Sarei falso se dicessi che non è un mio sogno nel cassetto [quello di portare le Olimpiadi a Roma] da prima di diventare presidente, ma rispetto a sfortunate esperienze del passato ora ci sono le basi per vincere". Malagò si dichiara pronto a scendere in campo in prima persona come presidente del Comitato Organizzatore delle Olimpiadi del 2024 e come garante. "Sì, se ci sono le premesse. Il garante lo sarei comunque, ma io sono una persona umile ma al tempo stesso ambiziosa, quindi mi rendo conto che se la cosa dovesse andare avanti non potrei che essere io a guidare l'avventura, trovando una formula per consentirmi di non abbandonare il CONI e di portare avanti questo grande progetto". Secondo Malagò gli errori del passato non si ripeteranno. " Problemi non li ha mai creati chi si occupava della gestione dell'evento. I casini li ha creati l'altra parte, quella legata alla gestione degli appalti per la costruzione delle opere. Forti di quegli errori e scegliendo bene la squadra, noi dobbiamo avere il coraggio di affrontare una nuova sfida. Anche perché non ci sono sul tavolo altre ricette per rilanciare il paese. E' un messaggio di speranza, soprattutto per i giovani".

Sulla legge per la costruzione di nuovi stadi e la ristrutturazione di quelli esistenti. "Sono ottimista, mi sto prodigando, confido in Letta. Questa legge è una delle poche possibilità per far ripartire il paese creando posti di lavoro. Sarebbe da pazzi non sfruttare questa occasione. Quando le cose non si riescono a fare è perché c'è sempre qualcuno che esagera da una parte e dall'altra. Il Coni non ha poteri, può solo mediare tra le due anime, quella integralista e quella speculativa, tenendo conto di rispetti e vincoli di tutto il contesto e soprattutto la sostenibilità economica delle opere. Perché è una legge per tutto lo sport italiano, non solo per il calcio. I nuovi stadi non bastano per colmare il gap con Inghilterra, Germania e Spagna. Ma bisogna ripartire da qualcosa".

Su doping e razzismo Malagò è chiaro e diretto, ma punta a cambiare alcune cose: "Tolleranza zero assoluta, ma deve pagare chi sbaglia. Nel doping si colpisce l'atleta che sbaglia, qui finiscono per pagare più le società e le persone perbene e questa non mi sembra una bella cosa. Sto lavorando per annunciare una riforma della Giustizia Sportiva che presenterò entro la fine dell'anno, perché se ne sente la necessità e perché c'è bisogno di fare un po' di ordine. Anche sui vari gradi di giudizio della Giustizia Sportiva".

Su una scelta tra Totti che alza la Champions League nel 2015 o la Pellegrini che canta l'inno nazionale sul podio olimpico a Rio 2016. "Totti perché arriva prima e quindi non mi preclude l'altra possibilità. Perché non mi pongo limiti e non posso scegliere tra due grandi amori come la Roma e L'Aniene".

La programmazione: "48 minuti" andrà in onda con due puntate ogni settimana. La prima ogni lunedì alle 18 e in replica il sabato alle 21, la seconda alle 16 e alle 21 la domenica.