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Milito: "Sono arrivato all'Inter nel momento giusto. Ecco cosa ci ha detto Mou a Madrid"

Milito: "Sono arrivato all'Inter nel momento giusto. Ecco cosa ci ha detto Mou a Madrid"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 1 aprile 2020, 00:38Altre Notizie
di Andrea Piras

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, l'ex attaccante di Genoa e Inter Diego Milito ha raccontato il Triplete:

Cosa vi ha detto Mourinho prima della notte di Madrid?
"Ci ha trasmesso molta tranquillità in quel momento. Lui era il nostro leader e lui sapeva dell'importanza di trasmettere molta tranquillità in quei momenti di tensioni. Sapevamo quanto era importante per il mondo nerazzurro. Ricordo perfettamente che prima di andare allo stadio ci ha detto di cercare di goderci questa giornata perchè non sapeva se riuscivamo a viverla un'altra volta e di giocare come squadra e sicuramente saremmo riusciti a fare nelle partite precedenti".

C'era una consapevolezza alla mattina di Madrid che avresti fatto una grande partita?
"No. Ovviamente in ogni partita ognuno ha delle buone sensazioni, di scendere in campo con la voglia e che sarebbe andato tutto bene. Tanti non hanno avuto l'opportunità di aver vissuto quel momento, siamo stati consapevoli di poter vincere quella finale. Siamo arrivati in fiducia, dopo aver vinto campionato e Coppa Italia, e c'era la possibilità di lasciare un marchio nel calcio italiano. Sono fiero di aver fatto due gol in finale ma è la vittoria del gruppo. Io sono arrivato all'Inter nel momento giusto ma c'era già una rosa che aveva vinto quattro scudetti di fila".

Cosa hai provato a vincere la Champions e ad essere dentro San Siro?
"Come ho sempre detto, è difficile riuscire a spiegare a parole quello che ho vissuto a Madrid. Ho sempre avuto il sogno fin da bambino di giocare una partita di Champions e immaginare di giocare una finale e fare due gol è una cosa difficile da spiegare a parole. E' stato un sogno che è diventato a realtà. San Siro è uno stadio mitico ed è stato anche lì come coronare un sogno".

Lei è stato più un papà che presidente?
"Senz'altro. Devo confessare che dopo Madrid ero felice per lui perchè se lo meritava. Vederlo così felice in quella serata mi ha riempito il cuore. E' stata una persona importante per noi".

Tre aggettivi per descrivere il tuo attaccante ideale?
"Io sono sempre stato innamorato di Ronaldo brasiliano e lui è l'attaccante ideale. Ovviamente lascio fuori Messi che è di un altro ideale ma Ronaldo aveva tutto dribbling, velocità, corsa, uno contro uno. Lui è stato uno dei migliori in assoluto".

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