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Pillon: “Padova già da Serie B. Occhio al Mestre, mi ha colpito"

Pillon: “Padova già da Serie B. Occhio al Mestre, mi ha colpito"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Papini/Image Sport
sabato 10 marzo 2018, 20:532018
di Alessandra Stefanelli
fonte Gazzamercato.it

Tris di ballotaggi in Triveneto. Passate le elezioni, adesso è tempo di derby in Serie C. Dalla capolista Padova al fallimentare Vicenza, passando per le ambiziose Bassano e Mestre fino alle altalenanti Triestina e Pordenone: in pochi chilometri (la distanza maggiore saranno i 175 che percorrerà il Vicenza per andare al Rocco di Trieste) ci sono in palio i destini del girone B. Sfide decisive nella lotta promozione e playoff. Per giocarle in anticipo ci siamo affidati ad un tutor d’eccezione come Bepi Pillon che vanta oltre 500 panchine nei prof. Molte delle quali proprio in Veneto con Treviso, Bassano, Padova e Chievo.

IN VETTA Sfida d’alta quota quella del Monday Night, protagoniste Bassano e Padova: “I giallorossi sono in striscia positiva e con l’arrivo di Colella hanno svoltato. Il Padova resta però, di gran lunga, la squadra più forte del girone e vincerà il campionato. Anzi – analizza il tecnico di Preganziol – con quattro-cinque innesti l’anno prossimo i biancoscudati possono addirittura recitare un ruolo di primo piano in B. Pronostico? Vedo un pareggino”.

In palio tre punti pesanti in chiave playoff tra Mestre e Pordenone: “I veneti mi hanno colpito: sono molto organizzati e giocano un calcio spregiudicato. Zironelli sta facendo un bel lavoro; mentre i neroverdi sono una delle delusioni. Per potenziale devono stare nei primi quattro posti, ma fanno fatica a livello realizzativo. Sicuramente la sbornia dell’impresa sfiorata contro l’Inter è stata, paradossalmente, controproducente. Rossitto? Necessita di tempo per poter imporre le sue idee”.

Ci si attendeva di più anche da Triestina e Vicenza: “Arma&co. sono discontinui, ma hanno tutto per arrivare in alto e giocarsi le proprie chance promozione ai playoff. Il Vicenza, invece, è uno dei simboli della crisi economica che ha travolto la Serie C. Fa male vedere in queste condizioni una piazza che porta 6mila abbonati allo stadio in terza serie. La società è sull’orlo del baratro: senza questi problemi la squadra avrebbe vissuto tutto un altro campionato. Credo possa finire in parità, sul campo i due undici si equivalgono”.