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Pro Vercelli e il coraggio di cambiare

Pro Vercelli e il coraggio di cambiareTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 9 gennaio 2013, 14:122013
di Lorenzo Casalino
fonte Vittorio Gelso - TuttoProVercelli.com

Alzi la mano chi, il giorno della presentazione di Tiribocchi, si sarebbe aspettato il calvario che ci è toccato vivere fino alla fine dell'anno. Quel pomeriggio la saletta dello stadio era troppo piccola per contenere un entusiasmo effimero, ma sincero e spontaneo, al punto che sono stati tantissimi coloro che si sono dovuti accontentare di vedere la prima del Tir a Vercelli in via Massaua.

Sembra passato un secolo ma si sa che nel calcio il tempo ha una dimensione particolare, è come se le lancette dell'orologio andassero più in fretta e con esse la nostra memoria. Troppo facile dire "dopo" che questo non va bene, quell'altro non rende e quest'altro ancora è venuto a svernare. Abbiamo dubitato (se non tutti, per lo meno in tanti) persino del Brago: eh no, per la serie B ci vuole uno che conosce la serie B. E allora sotto con Camolese, salvo poi accorgerci che la Pro ha bisogno di un allenatore passionale, sanguigno, travolgente nel bene e nel male, proprio come lo sono i suoi tifosi e - ci sia concesso - anche il suo presidente.

Così adesso si cambia, almeno tutto quel che si può. Si ricomincia con Braghin, perché era l'unica scelta saggia da fare e la società ha avuto il coraggio di farla. Se ne andranno in tanti: Caridi lo ha già fatto, una decina d'altri hanno la valigia in mano, perché la rosa attuale va rafforzata, ma anche ridotta.

Erpen arriva e probabilmente non sarà l'unico volto nuovo che il dg Romairone farà presentare a Vercelli giovedì, per la ripresa degli allenamenti. Il presidente Secondo ha detto di non voler lasciare nulla di intentato per raggiungere una salvezza che dipenderà anche e soprattutto da questi venti giorni di mercato.
Poi, dal 26, toccherà a Braghin, ai suoi ragazzi e anche un po' a tutti noi. Certi colori hanno un dna particolare, perché sembra proprio che non sappiano vivere senza un obiettivo difficile, una sfida impossibile, una guerra sportiva. Trenta punti in venti partite sono proprio qualcosa del genere.

E per la serie corsi e ricorsi storici, sabato 26 gennaio l'avventura di Braghin ricomincia con la Reggina guidata da quel Davide Dionigi che l'anno scorso stava al Taranto. Qualcuno se la vuole perdere?