Prokop e il poco spettacolo - Top&flop di Austria Vienna-Aek
TOP:
La solidità delle difese - Lo 0-0 la dice lunga sulla partita. A dominare sono state le due retroguardie: quella austriaca è stata brava a tenere d'occhio il duo Livaja-Araujo, mentre la difesa dell'AEK non ha avuto tanti problemi ad avere la meglio, soprattutto sulle palle alte. Quest'ultima, a volte troppo irruenta, è sempre stata concreta.
La prova di Prokop - L'unico a provarci davvero, stringere i denti e mettere in difficoltà l'AEK Atene. Il numero 16 dell'Austria Vienna è andato un paio di volte vicino al gol, ma è stato anche sfortunato. Intraprendente.
La generosità di Araujo - Si muove per tutto il fronte offensivo, alla ricerca degli spazi migliori per far male. Si sacrifica anche in fase difensiva quando deve. Non segna, è vero, ma la sua prestazione è sicuramente oltre la sufficienza.
FLOP:
L'impalpabile Friesenbichler - Certo, si fa vedere e anche tanto, ma non è per nulla concreto. Un lavoro astratto, fatto di poche cose e spesso posizionamenti errati. Tant'è che il numero 9 dell'Austria Vienna finisce spesso in fuorigioco.
Lo spettacolo - Spettacolo... Quale? Non c'è stato nessun tipo di spettacolo: pochissime palle gol, squadre chiuse e il risultato ne è una partita brutta che non dà uno bello spot all'Europa League.
L'assenza dei terzini - In fase difensiva fanno bene, come detto, sia da un lato che dall'altro. Ma da Blauensteiner, Salamon, Bakakis e Lopes ci si aspettava sicuramente una maggiore spinta. Era questa forse la chiave per far male agli avversari.