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RBN - Stendardo: "Serve un fondo per i piccoli club"

RBN - Stendardo: "Serve un fondo per i piccoli club"TUTTO mercato WEB
© foto di Balti Touati/PhotoViews
giovedì 23 aprile 2020, 12:52Altre Notizie
di Alessandra Stefanelli
Archivio Terzo Tempo 2020
Radio Bianconera
Archivio Terzo Tempo 2020
Gugliemo Stendardo e Fabio Spagnuolo ai microfoni di "Terzo Tempo" con Marco Spadavecchia e Luigi Schiiffo
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Intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di ‘Terzo Tempo’, l’ex giocatore e oggi avvocato Guglielmo Stendardo ha fatto il punto sulle riforme che potrebbero cambiare il calcio, sfruttando dunque in positivo lo stop per il Coronavirus: “La moralizzazione del sistema penso che sia il primo punto. Questo virus ha messo in evidenza ancora di più i limiti umani e la ricerca sfrenata dei propri interessi. Parliamo delle parole del ministro Spadafora: “Lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A”. Occorre però non staccare la base dal vertice, se si parla del calcio non si può non parlare di Serie A, ma è anche giusto non snobbare i dilettanti che hanno bisogno di tutele a livello di diritti. Serve unità d’intenti tra UEFA, FIFA, FIFPro e FIGC, mentre in questo momento l’Europa viaggia a velocità diversa rispetto alla realtà del campionato italiano. In questo momento non c’è condivisione sulla ripresa dei campionati e non c’è un’alternativa nel caso in cui non si dovessero riuscire a concludere”.

Sul ridimensionamento: “Io mi riferisco a un salari cap che sia europeo per salvaguardare la competitività con gli altri campionati e per il trasferimenti dei calciatori. Cifre da 100 milioni di euro non si sposano con i problemi attuali, il calcio deve ridimensionarsi e guardare al mondo dei dilettanti, alla Serie C che ora è in difficoltà. La cassa integrazione in deroga per la Serie C andrebbe presto concretizzata. Poi serve un fondo salva calcio che con le sue quattro squadre più rappresentative ha istituito un fondo per le realtà più piccole. Credo che servano riforme strutturali di questo tipo per salvaguardare il calcio”.

Clicca sul podcast per l’intervento completo.

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