Buffa: "Rocco? È cambiata l'Italia, non solo il calcio"
Raggiunto da RMC Sport Network in occasione del premio Nereo Rocco, Federico Buffa ha parlato della figura del Paron: "Una parte fondamentale della mia vita. Nascendo senza libero arbitrio tifoso del Milan, era allenatore rossonero quando ho preso contezza della squadra che tifava. Ricordo tutto, quando hai 7-8-9 anni assorbi molto di più, lui era il demiurgo della mia squadra del cuore".
Quel calcio lì non c'è più.
"Non è colpa del calcio. È colpa del fatto che è cambiata l'Italia e quell'idea romantica del calcio è impensabile".
È cambiato anche il modo di raccontare il calcio?
"Non può non cambiare. Siamo in un'era della dittatura dell'immagine, che prevale sulla parola. Ogni tanto si concede un po' di spazio a ciò che non è immagine, anche il modo di raccontare il calcio è cresciuto nel ritmo. La parola non può andare piano, va forte anche se non vuole".
Andrà forte anche il Milan?
"Sì, penso di sì".