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Ferrante: "Torino in Europa? Belotti imprescindibile"

Ferrante: "Torino in Europa? Belotti imprescindibile"
© foto di Federico De Luca
giovedì 19 luglio 2018, 16:062018
di RMCSport Redazione

Ai microfoni di RMC Sport, durante la trasmissione "Maracanà", è intervenuto l'ex attaccante del Torino Marco Ferrante. Queste le sue dichiarazioni:

Marco, che consiglio daresti a Belotti per riconquistare la piazza e meritare la fascia da capitano?

"La riconferma di Belotti è un segnale importante da parte sia del calciatore che della società: c'è la volontà di costruire un progetto che conduca al conseguimento di obiettivi importanti. La rinuncia ad ascoltare certe sirene di mercato da parte del Gallo, per i tifosi e per la piazza, è un grande segnale".

Quanto può incidere la continuità tecnica di Walter Mazzarri?

"Stimo molto Mazzarri, lo reputo assolutamente all'altezza della situazione. Per raggiungere traguardi importanti, tuttavia, la base deve essere per forza di cose una rosa competitiva. Il Torino dovrà ancora operare sul mercato: a parte Izzo, gli altri calciatori arrivati in estate non hanno una carta di identità tale da poter essere schierati subito. Auspico movimenti nel reparto offensivo: la partenza di qualcuno e l'arrivo di qualcuno altro potrebbe essere un rimpasto positivo per il futuro dei granata".

Quanto saranno importanti le squadre B per dare modo ai giovani di crescere in campionati importanti?

"Saranno fondamentali non solo per i calciatori, ma anche per gli allenatori: lo stesso Zidane iniziò allenando la squadra B del Real Madrid. Il campionato “parallelo”, a livello aziendale e di giocatori che hanno meno spazio, in futuro acquisirà sempre più peso ed importanza".

Che obiettivo deve perseguire il Torino nel prossimo campionato? Può puntare all'Europa League?

"Può farlo parlando meno e pedalando un pochino di più. Per i tifosi del Torino, così come per la società in chiave economica, l'europa sarebbe fondamentale. Occorre, tuttavia, una rosa all'altezza: si deve evitare di fare trenta senza poi arrivare a trentuno. Sono certo che Mazzarri non sia arrivato per caso, ma vanno anteposti i fatti ai programmi".

Prima di salutarti, una battuta sull'Inter: credi in ulteriori step di crescita dopo gli acquisti?

"Concettualmente, credo che a livello tecnico e tattico l'arrivo di Nainggolan sia la chiave di volta, assieme alle conferme di Perisic e Icardi. Tuttavia, ritengo i nerazzurri due, tre gradini al di sotto della favoritissima Juventus".