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Lopez: "Cavani a casa e telefono spento. Con lui Napoli forte"

Lopez: "Cavani a casa e telefono spento. Con lui Napoli forte"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 23 luglio 2018, 15:232018
di RMCSport Redazione

L'ex tecnico del Cagliari, ora del Penarol, Diego Lopez è intervenuto su RMC Sport, nel corso della trasmissione Maracanà.

Uruguay e Penarol?
La nazionale secondo me ha giocato un ottimo mondiale. Il maestro Tabarez ha fatto un grande lavoro, un progetto a lungo termine e poi rispettato. Ha lavorato con una generazione di giocatori molto validi. Ci sono i senatori come Cavani e Suarez, ma anche giovani che daranno il ricambio generazionale. In Uruguay crescono giocatori di grande livello. Il Penarol? È una grande squadra, con un grande tifo: dobbiamo vincere il campionato. Allo stadio per la prima di campionato c’erano ventimila persone nonostante la pioggia e il freddo: se avessimo giocato con il sole ci sarebbero stati trentamila tifosi. È la squadra del mio Paese, che ho sempre tifato da piccolo: c’è da lavorare, ma con una grande squadra dobbiamo ottenere subito dei risultati.

Cristiano Ronaldo alla Juventus?
Tutto il mondo conosce questa operazione: farà bene alla Juventus e al calcio italiano. Ronaldo non è vecchio: aveva mercato ed è ancora forte: è un trasferimento reale e importante. Sarà dura per tutte le squadre di campionato, e in Champions Ronaldo potrà sicuramente aiutare la squadra.

Bentancur come possibile sostituto di Pjanic?
Non c’è solo lui, ma anche Emre Can. Pjanic può essere sostituto da qualsiasi giocatore della rosa bianconera. Pjanic è importante, ma rimarrebbe comunque una grande Juventus.

Il Napoli con Cavani potrebbe ridurre il gap con la Juventus?
È un giocatore abituato a vincere, potrebbe dare agli azzurri qualcosa in più. La Juventus resterebbe comunque la più forte, anche con Cavani al Napoli. Ora Edin è in vacanza in Uruguay: solitamente spegne il telefono quando è in vacanza.

Il Cagliari?
Ci aspettavamo la salvezza molto prima. Grazie ai tifosi che ci hanno sostenuto anche dopo la partita della Roma, quando avevamo messo in mostra una grande prestazione ma senza arrivare al risultato. Con gli applausi e la spinta dei tifosi sono poi arrivati i punti nelle ultime due gare di campionato. A gennaio avevamo perso Cigarini per infortunio e Joao Pedro per doping: due giocatori molto importanti per la rosa sarda.

Quale giocatore del Cagliari lo ha impressionato di più? Barella all’Inter?
Mi piacerebbe vederlo ancora al Cagliari: può ancora dare molto alla squadra sarda. È comunque un giocatore che può andare in qualsiasi squadra. Chi mi ha sorpreso è Cigarini: veniva dalla Samp e tutti lo davano per finire. Piano piano invece ha iniziato a fare la differenza nel Cagliari. Con la mente va il doppio degli altri, è stato un giocatore fondamentale per noi.

Allenare in Italia?
Senza dubbio. Avevo voglia di allenare in Uruguay, ma penso di tornare in Italia perché è lì che sono cresciuto.