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Marino: "Roma, servono rinforzi. Monchi faccia autocritica"

Marino: "Roma, servono rinforzi. Monchi faccia autocritica"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 17 dicembre 2018, 15:252018
di RMCSport Redazione

Il direttore sportivo Pierpaolo Marino è intervenuto durante ‘Maracanà’, nel pomeriggio di RMC Sport, per parlare del campionato italiano.

Sui sorteggi Champions
"La Juve ha avuto sorteggio sfortunato, potrebbe essere una semifinale anticipata. Sorteggio più favorevole alla Roma paradossalmente, che ha preso il Porto. Totti è stato più fortunato di Nedvev".

Sulla Roma
"Dovrebbe andare sul mercato, ne ha bisogno per infortuni e scelte sbagliate. Il problema è che dovrebbe poi fare un’analisi critica di quanto fatto precedentemente. Inutile che Monchi insista su Schick e Pastore, sono due flop clamorosi. La sua bravura ora sarà quella di vendere questi due giocatori, facendo autocritica, e con il ricavato (e qualche fondo in più) rinforzare la rosa con almeno tre elementi".

Sull’Atletico Madrid
"Si sono spenti certi ardori che caratterizzavano l’Atletico qualche anno fa. E’ una squadra in leggera involuzione, ma dal punto di vista tecnico ha giocatori che possono tirare fuori la prestazione importante. Sarà un avversario difficile da superare per la Juve, anche se ha il pronostico a suo favore. C’è già troppo rischio di uscire in questo doppio confronto".

Su Marotta e Spalletti
"Ho lavorato 4 anni con Spalletti, lo conosco, a volte 'esonda' con le parole. Non l'avrei presa bene la sua uscita, perché un dirigente deve mandare dei messaggi solidali. Spalletti dovrebbe invertire il modo di pensare, ossia deve pensare che è lui e la squadra che si sono messi in condizione di ricevere una attestato di solidarietà da un dirigente. Per questo devi essere solo contento di avere questo attestato".

Sulle parole di Nedvev su Marotta
"Stimo Nedved, ma forse ha esagerato. Ha voluto manifestare forse il suo stato d'animo e quello della Juve. Veniva considerato un super-professionista che forse non era ben amalgamato nel gruppo bianconero. Il nostro lavoro a volte ci porta a metterci contro la proprietà per affermare le proprie idee, quindi siamo più portati ad andare via dopo un certo periodo".