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Nassi: "Italia, il calcio non è come giocare a dama"

Nassi: "Italia, il calcio non è come giocare a dama"TUTTO mercato WEB
mercoledì 12 settembre 2018, 07:442018
di RMCSport Redazione
fonte Intervista di Lorenzo Marucci

Claudio Nassi, ex calciatore e dirigente sportivo, ha parlato del momento della Nazionale di Roberto Mancini. "Fare il tecnico della Nazionale è un ruolo delicatissimo. Bisogna essere un bravo selezionatore, che è diverso dall’essere un bravo allenatore. Se uno allena la Nazionale, sa che ogni partita è importantissima, quindi devi sempre mettere in campo la formazione migliore. Il Brasile di Tite è risalito, ha vinto la Copa America, facendo giocare i giocatori come giocavano nei rispettivi club. Bisogna far giocare i migliori e al meglio. Facciamo le cose semplici, non inventiamo nulla. Non si può cambiare otto-nove calciatori come con il Portogallo, il calcio non è il gioco della dama. Siccome l’allenatore deve essere supportato, allora va aiutato. Ventura al Bernabeu giocò con 4 attaccanti, se qualcuno gli avesse detto che era opportuno giocare diversamente… Giochiamo come abbiamo sempre fatto, il calcio più redditizio è quello che ti permette di stare coperto per poi ripartire in contropiede".

Su Jorginho e la mancanza di personalità di diversi giocatori
"Vediamo come giocava nel Napoli e come gioca nel Chelsea e chi gioca al suo fianco. E’ punto debole se lo si attacca. Il calcio è buonsenso, non è troppo difficile da capire. La Federazione non è diversa dalla società, dove ognuno dovrebbe essere al posto giusto. Non si vince solo con la squadra e l'allenatore, è la testa che deve far muovere bene tutto. La Federazione deve cercare di organizzare le squadre nazionali come si deve, con le persone giuste ai posti giusti, poche e capaci, che conoscono il calcio".