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Tramezzani:"Nazionale? Manca anima tattica. Serve pazienza"

Tramezzani:"Nazionale? Manca anima tattica. Serve pazienza"TUTTO mercato WEB
martedì 11 settembre 2018, 13:572018
di RMCSport Redazione

Quest'oggi, nel Maracanà di RMC Sport, è intervenuto Paolo Tramezzani. L'ex tecnico del Sion ha detto la sua sulla difficile situazione tecnica e tattica che sta vivendo la Nazionale italiana. Queste le sue parole:

Paolo, il più grande limite mostrato da questa Italia è effettivamente la mancanza di gioco?

“Decisamente sì... Non possiamo sempre dare la colpa alla qualità dei singoli e alla penuria di talenti, la sterilità offensiva è dovuta anche all'operato del commissario tecnico. C'è tanto da lavorare, in questo momento abbiamo bisogno di molta pazienza. La via da seguire deve essere quella della semplicità”.

La vera anima dell'Italia era venuta fuori con Conte: Mancini può essere l'uomo che può riportarla allo scoperto?

“Antonio aveva il vantaggio di poter lavorare con il blocco Juventus, giocatori che aveva conosciuto molto bene avendoli allenati in precedenza. Mancini non ha allenato altrettanti calciatori in questa Nazionale ed ha un carattere molto diverso rispetto a quello di Conte. Mi sento però di dire che, più che la personalità, a questa squadra manca soprattutto l'anima tattica. L'identità di squadra è mancata troppo spesso, specialmente quando il Portogallo era in possesso del pallone”.

C'è qualcosa di questa Nazionale che possiamo salvare? Ti ha sorpreso l'inserimento di determinati giocatori?

“Mancini ha fatto tutto tranne che mettere in difficoltà i propri ragazzi; ritengo abbia fatto bene a lanciare determinati calciatori, per far sì che acquisiscano la giusta esperienza internazionale. Immagino che la rotazione di interpreti operata dal c.t. nella sfida di ieri sera fosse preventivata, non stiamo parlando di un cambiamento improvvisato. Di aspetti positivi ne individuo diversi: Cristante, ad esempio, mi è piaciuto, pur ricoprendo un ruolo che non è esattamente il suo. E' un calciatore da inquadrare nella giusta maniera a livello tattico, ma ha grande talento”.

Sterilità offensiva: come risolverla?

“Bisogna capire con quanti attaccanti si vuole giocare e la squadra deve adattarsi a un determinato tipo di schema tattico. Per come la vedo io, a questa squadra non servono più di due punte: basta un solo riferimento lì davanti,a centrocampo sono tutti bravi a cambiare posizione e ad inserirsi e anche gli esterni hanno grande qualità. Si deve, però, perseguire una strada, senza operare cambiamenti repentini”.