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Samuel: "Skriniar mi somiglia. Lautaro ha un grande futuro"

Samuel: "Skriniar mi somiglia. Lautaro ha un grande futuro"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 30 novembre 2018, 15:382018
di Lorenzo Di Benedetto

Il doppio ex di Roma e Inter, Walter Samuel, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole: "Oggi nel calcio si difende in modo diverso. Spalletti, Sarri, Giampaolo: in area solo zona, si guarda prima la palla. Io avevo bisogno di toccare l’uomo, ma a Coverciano insegnano l’apertura ad ogni soluzione: quella dipende anche dagli uomini che hai. I primi mesi con Lucio furono duri: non giocava di reparto, ma poi ci siamo capiti ed è nata l’intesa. Di Alda ricordo che a 37 anni, a fine allenamento, si fermava a calciare per migliorare la tecnica. In una cosa erano simili: se la partita scottava, quei due non la sbagliavano mai. Più simile a Manolas o a Skriniar? Manolas è più forte uno contro uno. Direi Skriniar: colpo di testa, lancio preciso. Forse non è la cosa che si ricorda, ma ce l’avevo anch'io. Icardi? Si sta sforzando di fare quello che gli hanno chiesto un po’ tutti. Riguardate il gol al Messico: va incontro alla squadra, protegge la palla e solo dopo va a segnare.

Lautaro invece ha un futuro enorme davanti. Ma deve avere la pazienza di aspettare le sue chance e la fretta di farsi trovare pronto. Il mio futuro? La mia vita ora è in Italia, il calcio è la mia vita e nel calcio non mi vedo in un altro ruolo. L’interim di Scaloni in Nazionale è finito, io e Pablo Aimar gli abbiamo dato una mano per sei partite, ora si vedrà. Comunque un giorno mi piacerebbe provare ad andare con le mie gambe: anche partendo da un settore giovanile. Roma-Inter? La Roma fa un po’ fatica, è irregolare, a volte inspiegabile. Visto in Champions? Gran primo tempo, ha preso un colpo e si è sciolta: mi sembra un fatto mentale, più che altro. L’anno scorso mi impressionava la sua identità, ora è come se non fosse convinta fino in fondo di quello che fa e le sta mancando De Rossi: non vinci senza gente che ha vinto e in Italia è dura trovare giovani già da prima squadra a 18 anni, come fece lui. L’Inter si è consolidata: Spalletti sta trovando solidità e continuità. A Londra fino al gol ha tenuto benissimo, e guardate che il Tottenham è forte forte. Anche la Roma in casa è forte, ma io vedo ancora l’Inter almeno un passettino avanti".