Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Tiribocchi: "Tra Torino e Chievo mi aspetto una partita tattica"

Tiribocchi: "Tra Torino e Chievo mi aspetto una partita tattica"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 26 novembre 2016, 11:532016
di Elena Rossin
fonte Torinogranata.it

Simone Tiribocchi è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Tiribocchi è stato attaccante del Torino dal 1996 al '98, poi nella stagione 2001-2002 e in quella 2003-2004 e successivamente del Chievo dal 2004 al 2007, attualmente è l'allenatore degli Under 17 dell'Olbia. Con lui abbiamo parlato della sfida di questo pomeriggio fra le sue ex squadre.

Che cosa si aspetta da Torino-Chievo che in classifica sono distanziati di quattro punti a favore dei granata?
"Una partita decisamente tattica, sebbene il Torino giochi in modo molto offensivo e abbia una mentalità molto aggressiva votata a vincere le partite. Il Chievo è una squadra esperta e negli anni ha dato segni di continuità con i giocatori e l'allenatore, fa qualche innesto, mentre il Torino ha cambiato allenatore e ha preso giocatori di qualità provando a voltare pagina. Sicuramente mi aspetto una partita interessante e poi bella perché sono due squadre che in questo momento stanno interpretando il campionato molto bene".

Belotti è stato convocato, ma fino a giovedì non ha potuto allenarsi perché era influenzato quindi non si sa se sarà al meglio. Un attacco con al centro Boyé o Maxi Lopez e con Iago Falque e Ljajic ai lati potrebbe essere comunque determinante?
"Il Chievo lavora molto bene in fase difensiva come reparto e anche con tutta la squadra quindi si mettono tutti sotto palla e riescono a leggere bene le situazioni e ha due giocatori molto esperti in fase difensiva. Diciamo che il Torino ha però delle armi importanti perché Ljajic e Iago Falque e anche Boyé, che a me piace decisamente tanto e non piace sola a me perché è un buon giocatore, o magari la voglia di riscatto Maxi Lopez, che è un po' di tempo che non gioca, sono elementi di valore. E' normale che sostituire il Belotti di questo periodo in particolare o anche Belotti in generale sia sempre dura".

Secondo lei, questo Torino a fine stagione può arrivare a ottenere un posto per l'Europa League?
"Se non sbaglio, la società ha fatto un programma di due o tre anni per l'Europa League e trovarsi adesso con una certa classifica può essere importante come anche no, perché bisogna vedere come lo s'interpreta. Adesso stanno facendo bene l'Atalanta, il Milan che sono persino in lotta per la Champions, quindi, ancor di più per l'Europa League. Anche la Fiorentina ha quest'obiettivo e, secondo me, il Sassuolo potrà risalire la classifica. La Lazio sta disputando un grande campionato, quindi, sicuramente sarà difficile perché c'è equilibrio e molte squadre in lotta per pochi posti, ma sulla carta il Torino ha una squadra e soprattutto un allenatore come Mihajlovic per puntare a questo traguardo fino alla fine".

Il Chievo, invece, punta ha una posizione di metà classifica oppure ha ambizioni superiori?
"Il Chievo sa benissimo qual è l'obiettivo stagionale e se ci arriverà prima sicuramente proverà anche a fare di più, ma disputa un campionato completamente diverso da quello del Torino. Anche se adesso il Chievo sta disputando un'ottima annata e continuerà così perché l'allenatore Maran è bravissimo e i ragazzi lo sono altrettanto, ma per loro l'obiettivo Europa League magari è un po' troppo, però è possibile che si toglieranno qualche soddisfazione, detto questo sanno benissimo che il primo obiettivo è la salvezza".

Cambiando argomento e parlando di lei, sta facendo il master a Coverciano per allenare nella massima categoria e dal Vicenza è passato all'Olbia, come si trova nella nuova avventura in Sardegna?
"Alleno gli Under 17 e lavoriamo a stretto contato con il Cagliari cercando di far crescere i ragazzi, soprattutto sardi, nell'intento di valorizzare questa regione che negli anni ha avuto difficoltà poiché non ci sono grandissime squadre, Cagliari a parte, quindi, mancano i confronti. Noi stiamo cercando di creare un'altra struttura, un'altra organizzazione dove far crescere i ragazzi e questo è molto stimolante e bello, siamo partiti quest'anno da zero e di conseguenza facciamo un po' più, però, stiamo già vedendo dei piccoli risultati e di conseguenza continueremo a lavorare come stiamo facendo".