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TMW RADIO - Amelia: "Meret patrimonio del Napoli. La scelta di Pirlo alla Juve mi affascina"

TMW RADIO - Amelia: "Meret patrimonio del Napoli. La scelta di Pirlo alla Juve mi affascina"
giovedì 20 agosto 2020, 18:33Altre Notizie
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
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Marco Amelia intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex portiere Marco Amelia si è collegato in diretta a TMW Radio, intervenendo nel corso della trasmissione Stadio Aperto, condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Per me i tre portieri più forti al mondo sono Neuer, Navas e poi come terzo metto quello del Lipsia, Gulacsi, seppure non sia stato sponsorizzato. Per me è un ottimo portiere, e ha fatto bene sia in campionato che in Champions, nonostante qualche errorino l'altra sera".

Su cosa si deve giudicare prevalentemente un portiere?
"Valutare questo ruolo è difficile anche per chi è stato portiere. Diciamo che si guarda al minor numero di errori, ma ci sono cose che aiutano: l'impostazione tecnica negli interventi, la capacità di lettura come ha fatto Neuer l'altra sera contro il Lione. Ma anche il coraggio, il saper reagire di fronte a un errore, perché sbagliano pure i migliori portieri del mondo. Spesso però sento giudicare il ruolo da chi un paio di guanti non se li è mai messi. Ai miei tempi ricordo che Buffon e Peruzzi erano quelli che ti facevano guadagnare 18-20 punti per quanti interventi facevano".

Come valuta Meret?
"Alex continuo a reputarlo uno dei migliori prospetti in Italia, anche se Gattuso gli ha preferito Ospina in finale di coppa ha mostrato freddezza. Vedremo che tipo di decisioni prenderanno su di lui: è un patrimonio del Napoli, costato tanti soldi e giocatore su cui puntano. Bisogna gestirlo in maniera tale che non cali questo patrimonio: Alex è freddo, sa cosa vuole e ha un carattere forte. Se accetterà questa situazione, di avere un altro grande portiere in rosa, potrà far vedere i suoi valori e crescere ancora. Valuteranno assieme al Napoli il da farsi, io continuo a vederlo ancora come uno dei migliori prospetti italiani assieme a Donnarumma, saranno il futuro della Nazionale per tanti anni".

Gli allenatori credono sempre di più nei portieri italiani, secondo lei?
"Negli ultimi anni c'è stato più coraggio. Io ad esempio devo ringraziare i mister Jaconi e Donadoni che decisero di puntare su di me nel Livorno di Spinelli. Avevo 19 anni appena, e certe cose le ho viste fare poche volte in quel periodo dai club, mentre negli ultimi anni in molti puntano sui giovani, dando anche la possibilità di sbagliare ed emergere. Faccio l'esempio di Sepe, portiere che mi piace molto: ha iniziato con qualche difficoltà e si è ripreso subito. Per il ruolo è importante avere pazienza, capire prospettive e forza del giocatore: l'abbiamo visto fare molto bene col Parma, eppure ricordò che la sua carriera non iniziò bene, seppure lui sia sempre spavaldo. Se avesse avuto più pazienza, forse, sarebbe sbocciato anche prima".

Cosa le provoca vedere il Genoa da tanti anni così in difficoltà?
"Le difficoltà sono dovute alla società e alla situazione economica, ciò che fa Preziosi per far sì che il Genoa vada avanti. E poi tanti cambiamenti e poca stabilità: questo influenza i giocatori. Genova è una delle piazze più belle in cui giocare, e sono convinto che potrebbero anche programmare qualcosa di importante. Ancora la situazione societarie non è delle migliori, ma Preziosi farà di tutto perché torni quel bel Genoa. Devono poter lavorare più sereni e tranquilli, prendendo magari quei giocatori che possano fare la differenza".

Cosa si attende da Pirlo allenatore della Juventus? Come ha reagito alla notizia?
"Penso che Andrea abbia le spalle larghe per far sì che anche pressioni più grandi di queste siano gestibili: ha una freddezza, una capacità di saper fare ad alto livello. Quando ho letto dell'esonero di Sarri, mi sono subito detto che sarebbe toccata a lui. Perché Andrea lo conoscono, sanno le sue competenze e che possono puntare su un allenatore fatto in casa alla guida di una Juventus organizzata. Lo stanno, e si sta circondando di grandi professionisti che possano supportarlo. La scelta è rischiosa, ma fino a un certo punto: anche uno con più esperienza lo sarebbe stato, per me è una scelta affascinante. Mi auguro che possa mostrare sin da subito le sue conoscenze, in un ambiente che sicuramente lo aiuterà".

In cosa deve migliorare Donnarumma?
"Credo sia completo. Qualche errorino l'anno lo vediamo, ma quelli li facevano anche Buffon e gli altri grandi portieri. Deve avere solo una cosa in più: aumentare la sua esperienza a livello europeo, e spero che lo faccia con il Milan. Questo gli dà credibilità all'esterno e anche consapevolezza nei propri mezzi. Lui sa di essere un grande portiere, e ha anche la testa sulle spalle. Migliorare si può sempre farlo, sia a 20 anni che a 35, ma è molto completo".

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