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TMW RADIO - Bellinazzo: "Questione Ibrahimovic-EA Sports, ci sono alcune cose da chiarire"

TMW RADIO - Bellinazzo: "Questione Ibrahimovic-EA Sports, ci sono alcune cose da chiarire"TUTTO mercato WEB
lunedì 30 novembre 2020, 19:58Serie A
di Dimitri Conti
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SCANNER: Ibra contro EA Sports: è un gioco? Con Giulio Dini, Francesco Benvenuti, Niccolò Ceccarini. Ospite Marco Bellinazzo.
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Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore e autore di libri, esperto di economia e finanza applicate al calcio, è intervenuto durante Scanner su TMW Radio, per commentare del reclamo sollevato da Ibrahimovic e Raiola nei confronti di EA Sports, che ha allargato la discussione ai titolari dei diritti d'immagine dei calciatori: "La vicenda è molto interessante, in una fase molto delicata dal punto di vista economico per lo sport, che ha problemi ben più gravi. Il tema però c'è: il diritto d'immagine, che comprende non solo le sembianze del vivo ma anche il nome del calciatore o tratti distintivi fisici e legati alla sua attività, spetta al calciatore e giuridicamente è disponibile, quindi può essere ceduto a terzi. Per i calciatori questo avviene dietro pagamento di somme importanti. Per quanto riguarda Ibrahimovic, bisogna capire se ha ceduto tecnicamente questi diritti al club, aderendo a quei sindacati dei calciatori, nel caso specifico FIFPro che fa l'accordo con FIFA e International Arts. La stessa questione riguarda per esempio le Figurine Panini, gestite tramite accordo con l'AIC, che cede il diritto d'immagine degli associati alla Panini. Se, come Ibrahimovic sostiene, non ha aderito al sindacato o ceduto i suoi diritti al Milan, effettivamente potrebbe far valere il suo diritto ad un equo indennizzo, più che a un risarcimento. Essendoci di mezzo Raiola, certamente salirebbe di quantità in modo considerevole. Bisogna appunto capire se l'esplicita cessione ci sia stata o no".

Perché il tema emerge adesso?
"Probabilmente perché non è mai stata ritenuta voce d'entrata rilevante. Ma ormai, data la diffusione globale dei giochi, lo è. Se Raiola ha sollevato il problema, è perché negli anni scorsi, o nei precedenti contratti, non c'era modo. Magari aveva ceduto i diritti d'immagine ai club, nei precedenti contratti. Non credo troppo a sbadataggine o dimenticanze".

Ci sono anche altre situazioni analoghe?
"Chi frequenta il mondo dei videogiochi sa che sulla PlayStation, su un videogioco piuttosto noto, c'è il Piemonte Calcio e non la Juventus, eppure i nomi dei giocatori sono quelli. Questo perché ci sono diritti d'immagine individuale, come in questo caso: se la società non trova l'accordo, la piattaforma lo fa coi singoli calciatori. Viceversa esiste un diritto d'immagine collettivo, che comprende la presenza di più di quattro individui nell'immagine. Nei contratti dipende dal peso del giocatore: Cristiano Ronaldo guadagna 30 milioni di stipendio e ha un indotto di fatto pari dalle sponsorizzazioni e dai diritti d'immagine. Se la Juve, per esempio, li avesse voluto per sé, praticamente, avrebbe dovuto pagargli 60 milioni ma a quel punto avrebbe potuto scommettere sull'immagine di Ronaldo. Dai tempi di Maradona, ormai, ci portiamo dietro questioni legali sulla gestione dei diritti d'immagine, che spesso vengono affidati o fatti passare a società off-shore. Il giocatore ormai ha un suo valore intrinseco, che prescinde dalla squadra. Ed è vero che se un calciatore produce un determinato valore è perché ha vestito certe maglie e giocato in certe squadre, per cui sarebbe giusto contribuire anche a loro una parte".

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