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TMW RADIO - Bertotto: "Juve e Atalanta ai quarti, il Napoli può giocarsela"

TMW RADIO - Bertotto: "Juve e Atalanta ai quarti, il Napoli può giocarsela"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 28 febbraio 2020, 19:42Altre Notizie
di TMWRadio Redazione
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Valerio Bertotto, allenatore, su Udinese-Fiorentina, Sarri e la lotta scudetto tra Juventus, Lazio e Inter. In studio Niccolò Ceccarini e Dimitri Conti
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Valerio Bertotto, ex difensore dell'Udinese, interviene a “Stadio Aperto” su TMW Radio per parlare dei temi legati alla Serie A, alle competizioni europee e al modo in cui sono cambiati i difensori di nuova generazione.

La decisione della Lega Calcio di giocare metà delle partite di Seria A a porte chiuse ha generato polemiche, sei d'accordo con questa decisione?

“In Italia adesso c’è un’emergenza sanitaria che va tenuta sotto controllo, evidentemente gli organi competenti dopo un ragionamento accurato hanno deciso per questa soluzione. Certo è che una partita senza pubblico è tutta un’altra cosa”.

Tu vivi ad Udine, come si sta vivendo li l’allarme Coronavirus?

“Ci sono persone che la vivono malissimo e sono corsi nei negozi a fare scorte di beni di prima necessità. Sicuramente è una cosa seria però non bisogna fare allarmismo per il bene di tutti”.

Cosa c’è da attendersi da Udinese-Fiorentina?

"Sicuramente l’Udinese non è in un periodo bellissimo. Ha una difficoltà importante sul piano realizzativo e questo è un dato preoccupante. È una partita delicata dove i punti peseranno e saranno utili per allontanare la zona bassa della classifica. Per quanto riguarda la Fiorentina, ora sta emergendo il talento dei singoli grazie al buon lavoro di Iachini”.

A tuo avviso c’è il rischio che alla fine della giornata la Lazio possa essere in cima alla classifica?

"Perché no, potrebbe essere uno scenario possibile. Finalmente la lotta scudetto è avvincente dopo tanti anni di corse solitarie della Juventus. La Lazio è la dimostrazione che dando il tempo di lavorare ad un allenatore ed a un gruppo i risultati possono essere costruiti”.

Come si evolverà la lotta al titolo da qui alla fine della stagione?

“Sarà importante vedere quanto le squadre impegnate nelle competizioni europee andranno avanti perché le competizioni infrasettimanali ti portano via tante forze. Questo potrebbe essere un grande vantaggio per la Lazio che ha la testa solo sul campionato”.

Sarri dopo sette mesi dice che la squadra non riesce ad assimilare alcuni concetti, cosa ne pensi?

“Vedendo la Juventus giocare forse fa un po' fatica a lasciare i dettami dei vecchi allenatori. Credo che anche da parte dei calciatori ci voglia il massimo impegno nell’ascoltare l’allenatore. Sarri vuole esprimere un calcio moderno e propositivo, non so quale sia il motivo per cui ancora la Juve non sia riuscita ad esprimere questo tipo di gioco. Sull’allenatore e sulla qualità della squadra non si discute, vanno solo rodati gli ingranaggi e per farlo ci vuole tempo”.

Quali sono le squadre italiane che passeranno il turno?

“La Juventus ha regalato una partita al Lione, ma penso sia di gran lunga più forte. L’Atalanta all’andata ha sfornato una prestazione incredibile, da levarsi il cappello. Il Napoli se la può giocare perché il Barcellona non è più quella squadra imbattibile di qualche anno fa”.

Su Roma e Inter:

“La Roma ha iniziato quest’anno una progetto nuovo. Davanti ha un bell’avvenire e nelle ultime partite ha dato segnali di ripresa dopo un periodo negativo. L’Inter ha una fame di vittorie notevole portata da personalità importanti in dirigenza”.

L’Inter punterà più allo scudetto o all’Europa League?

“È difficile dichiarare gli obiettivi, probabilmente l’Inter ha più voglia di strappare lo scettro alla Juve che vincere l’Europa League, poi è chiaro che si gioca sempre per vincere, anche le partitelle del giovedì”.

Quanto è difficile passare da una difesa a 4 ad una difesa a 3 come, per esempio, ha fatto quest'anno Godin?

“Sicuramente sono due modi diversi di giocare, a 3 devi essere sempre pronto ad accettare l’uno contro uno e in fase di possesso devi creare superiorità mentre a 4 sta un po' più fermo. Detto questo in Italia è sicuramente più difficile giocare che in altre nazioni. Godin è un difensore vecchio stampo, ora i nuovi difensori sono di una pasta differente, noto che i nuovi difensori hanno meno capacità di lettura delle situazioni”.

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