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TMW RADIO - Cavaliere: "Kramaric sta bene all'Hoffenheim. Mandzukic? Può dare ancora molto"

TMW RADIO - Cavaliere: "Kramaric sta bene all'Hoffenheim. Mandzukic? Può dare ancora molto"
lunedì 20 luglio 2020, 19:28Altre Notizie
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
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Vincenzo Cavaliere, procuratore sportivo, ai microfoni di Francesco Benvenuti
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Vincenzo Cavaliere, agente di numerosi calciatori specializzato nel mercato est-europeo, ha così parlato a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto ai microfoni di Francesco Benvenuti, iniziando nel suo ragionamento dal suo assistito Andrej Kramaric: "Ormai, dopo aver portato per tre anni su quattro l'Hoffenheim in Europa grazie ai suoi gol, non mi stupisco più di niente. Sembra poi che il Borussia Dortmund sia il suo cliente preferito...".

Che estate sarà per lui?
"Ormai è maturo, nel momento migliore della carriera, ed appetibile per i club di vertici nei top-5 campionati d'Europa. Resta da vedere quali siano i budget societari post-Coronavirus e quali le richieste. Kramaric è una seconda punta cui piace molto svariare lì davanti. Abbiamo parlato con qualche squadra italiana, ma è vero che ha una valutazione alta e un contratto importante: all'Hoffenheim sta bene, sarà protagonista e giocherà ancora in Europa. Segna sia col club che con la Croazia: una sicurezza assoluta".

Quanto incide in negativo il fatto che la Serie A sia l'ultimo campionato a finire e il suo mercato si trasli in avanti?
"Secondo me invece sarà un vantaggio, avranno più tempo per valutare le proprie squadre e le proprie formazioni, ma anche tempistiche d'acquisto più lunghe rispetto agli altri. Anche la Germania finirà ad ottobre, e stanno facendo pochissimi trasferimenti rispetto agli altri anni. Di solito a giugno avevano già chiuso il 70% delle entrate, mentre ora c'è stallo: tutti cercano di capire per bene gli interrogativi post-Covid".

Che stagione ha vissuto Livaja?
"Meglio di così era difficile, tre settimane fa è stato nominato miglior giocatore della Grecia. Segna molto, giocando da esterno a sinistra come gli chiede il mister, e questo dimostra quanto sia duttile. L'AEK non è all'altezza dell'Olympiacos come formazione, ma sono arrivati terzi e stanno giocandosi la Coppa di Grecia, con una finale pure quest'anno. Un campionato ancor più positivo per Marko".

L'aver trovato continuità in Grecia ha fatto uscire il suo talento.
"Quello l'ha sempre avuto, ricordiamo che a 20 anni era capocannoniere di Europa League a gennaio... Lui è uno che soffre a stare in panchina, ha un carattere molto forte: vuole sempre vincere ed essere protagonista, ad Atene ha trovato una situazione piacevole. Ovvio che l'interesse nel giocare i campionati più importanti ci sia sempre".

L'anno di Mandzukic è sembrato enigmatico. Rimpiangerà di aver accettato un calcio così fuori dai radar o può dare ancora molto?
"Più che averlo accettato, l'ha subito. La prospettiva di rimanere in panchina, o in tribuna, fino a fine campionato per lui non era accettabile: purtroppo nel calcio è realtà che il mister faccia il bello e il cattivo tempo, ricordiamoci che l'anno scorso era protagonista osannato da tutti. Poi cambia il mister, cambiano le idee, e devi partire. Per me può dare ancora tantissimo a squadre anche importanti".

Kovacevic dell'Hoffenheim è pronto per il salto di qualità?
"Ancora non è pronto per un torneo di vertice, è giovane e ha poca esperienza. All'Hoffenheim ha dimostrato di avere grandi qualità e infatti hanno rifiutato un paio di prestiti, ma dovrebbe andare in una squadra che non giochi in Europa, che non abbia troppe ambizioni. Ha caratteristiche importanti, è veloce e forte fisicamente, nell'uno-contro-uno in pochi dribblano come lui. Il suo salto di qualità sarà riuscire a giocare di più, quest'anno l'ha fatto poco, anche per infortuni all'inguine".

Il Chelsea si sta muovendo molto. Nell'U23 c'è il portiere Ziger, suo assistito. Il Covid ne ha frenato il processo di crescita?
"Sì, il campionato U23 è stato interrotto a inizio Coronavirus, ma il fatto che Lampard l'abbia aggregato assieme alla prima squadra, con altri due e c'è tutt'oggi, dimostra le sue qualità. Credo debba andare in prestito, davanti a lui ha Kepa ed è difficile che un 19enne trovi posto subito nel Chelsea, ma può essere occasione per un'italiana che cerchi un portiere più esperto, dandogli la possibilità di mettersi in mostra".

Oggi fanno la differenza le seconde squadre?
"Il tema è lungo e complesso: in Germania ad esempio ce ne sono molte in quarta serie, e altre in terza, ma la quarta è un livello troppo basso. In Italia c'è la Primavera che non è soluzione ideale per un giovane: in Italia si dà meno spazio a loro, e non parlo solo della Serie A ma anche delle categorie inferiori. Molto di più in Germania, Spagna e Olanda: club grandi e medio-grandi collaborano di più con realtà minori, di seconda serie. Questa cosa in Italia un pochino manca".

Crede ci saranno effetti molto negativi sul campionato croato?
"Non vive di diritti tv, anche i biglietti dello stadio hanno percentuali molto bassa. Vivono di trasferimenti: ovvio che essendo tutta l'Europa in una situazione di stallo e crisi, la cosa si ritorce contro di loro perché i prezzi saranno più contenuti, ed è lì che andrà ad impattare. Un 30% sull'impatto reale, ed è diverso da Germania o Spagna, dove sento che sarà tutto più grave. Addirittura leggevo che in Germania hanno diminuito il 15% dei diritti tv verso i club, ma alcuni li hanno già incassati. Il club croato che pensava di incassare 10, oggi ne incasserà 7: tutto è collegato".

Chi sarà il prossimo crack dalla Croazia?
"L'Hajduk ha diversi giovani interessanti che giocano. Nell'Inter Zapresic, che purtroppo è andato in seconda serie, ha giocato Nikola Soldo oppure David Colina, grande promessa che ha fatto anche un anno al Monaco: Tuttosport l'ha inserito tra i 100 giovani più di prospettiva in Europa. La Dinamo Zagabria ne sforna uno-due l'anno: Vuskovic, per esempio".

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