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TMW RADIO - Ferrari: "Bravo Milan per Kalulu. PSG e Lione sono già fuori dalla Champions"

TMW RADIO - Ferrari: "Bravo Milan per Kalulu. PSG e Lione sono già fuori dalla Champions"
martedì 16 giugno 2020, 19:26Altre Notizie
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Fabrizio Ferrari intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'intermediario calcistico Fabrizio Ferrari, esperto di mercato francese, si è collegato in diretta ai microfoni di TMW Radio, intervenendo nel corso della trasmissione Stadio Aperto, condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Finalmente riprendiamo a lavorare ad un ritmo più decente, seppure rimanga tutto complicato perché il protocollo è stringente, e non si fanno incontri come una volta, anzi, sono molto più limitati. Non puoi neanche programmare di vedere le partite, lo faremo tutti solo dalla tv. Ieri sono stato a Perugia per salutare Kouan e Carraro e provare a caricarli, perché riprendere il ritmo dopo tre mesi è complesso. Lo è anche per chi è abituato a fare la Champions: gli allenamenti di gruppo sono tutt'altra cosa rispetto a quelli individuale, e se anche atleticamente si arriva ad un buon livello, mancherà comunque sempre qualcosa".

Il Milan ha chiuso Kalulu. Che giocatore è?
"Credo che abbiano fatto molto bene a prendere uno scout come Moncada che conosce bene le sfumature del mercato francese. Non so dire se potrà inserirsi immediatamente nel Milan: il livello dei giovani francesi fa sempre sognare, ma bisogna poi dimostrarlo sul campo. Bravi quelli del Milan a sbaragliare la concorrenza che come sempre c'è sui ragazzini della Ligue 1. In Francia si verificano sempre addii a scadenza, basta vedere Kouassi o Aouchiche del PSG per esempio".

Cosa farà adesso la Ligue 1?
"Sicuramente il calcio negli ultimi cinque anni si è sviluppato, anche grazie alla spinta verso l'alto e all'aumento dell'interesse mediatico dati dal PSG. C'è però la concorrenza di altri sport: Tour de France e Roland Garros sono due religioni, e nei loro periodi hanno anche maggior risalto. Alla fine per durata ovviamente il calcio prevale sull'interesse generale. Credo che il Governo abbia accelerato troppo la decisione, anche se va detto che nel momento in cui l'hanno presa, la situazione sembrava poco sotto controllo. Non mi sento di criticarli aspramente. Vero anche che se sono Aulas e sto inseguendo l'Europa, un'incazzatura totale è comprensibile. Sono comunque contentissimo che il Marsiglia torni in Champions, ad esempio".

Sul mercato si rischia di creare situazioni strane per la Ligue 1, specie guardando all'estero.
"Noi ovviamente abbiamo ancora dodici partite da giocare, è come se fossimo a marzo o aprile. Io che ho alcuni giocatori in Francia capisco che siamo a prendere decisioni adesso sul mercato, mentre in Italia no".

Come faranno PSG e Lione in Champions League?
"Bel guaio, davvero. Credo dovesse essere presa una decisione univoca dall'alto, che valesse per tutti. Ok che ogni paese ha vissuto diversamente il Coronavirus, ma sportivamente è un disastro, ognuno riprende quando può e siamo tutti in situazioni differenti, ma le date della Champions sono sempre quelle. Ci saranno le tedesche più in forma di tutte, e le francesi meno di ogni altro. PSG e Lione, a meno di miracoli, sono completamente fuori dalla corsa oggi. I tedeschi sono stati più reattivi, non so dire però se poi questo sia effettivamente giusto nel complesso".

C'è qualche suo giocatore coinvolto nelle scadenze del 30 giugno? Come risolverete, semmai?
"Mi è sembrato di capire che l'orientamento sia quello o di mantenere il contratto com'è, giocando quindi sostanzialmente due mesi gratis, oppure di negoziare tra le parti uno stipendio per questi due mesi, che credo sinceramente possa essere la soluzione più facile da mettere in atto. Lasciare alla libera negoziazione per ogni giocatore per me in questo momento non è corretto, crea situazioni di disagio sia per giocatori che per società".

Come l'avrebbe risolta?
"La via perfetta non c'è, ma allungare i contratti di due mesi con mensilità identica, poteva essere più facile. Probabilmente creava meno problemi di negoziazione, ce ne saranno alcune che potrebbero durare di più".

Callejon è un caso eclatante.
"Questo voglio dire. Lui ha il coltello dalla parte del manico... Che fa il Napoli? Lo lascia? Negozia solo due mesi? Difficilissimo psicologicamente, perciò dico che era meglio una decisione univoca per tutti".

I tanti giovani francesi derivano dal coraggio o dal sistema?
"Di partenza hanno giocatori con caratteristiche più affascinanti rispetto ai nostri. Ti fanno sognare in grande, l'acquisto di Kouassi ad esempio ti fa sperare che sia il migliore degli ultimi cinque anni. Difficilmente in Francia si firmano dei quinquennali, anche se quella di Kouassi e Aouchiche erano differenti perché ancora minorenni. La caratteristica che hanno di andare spesso a scadenza li rendono affascinanti per le squadre europee. Il Bayern negli ultimi anni sta facendo la spesa in Francia".

Ad inizio agosto ci sarà Juventus-Lione. L'OL è fermo da febbraio...
"Sì, non riesco ad immaginarmi nemmeno che partita possa essere. Il Lione, a meno che non si inventi amichevoli e non saprei nemmeno contro chi, credo farà fatica ad entrare in partita contro una Juventus che sarà rodata da due mesi di alto livello. Il campionato italiano ti fa accorgere quando giochi al 70%, quindi non so, penso sarà una gara assurda".

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