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TMW RADIO - Gobbi: "Cagliari squadra creata per campionato di livello"

TMW RADIO - Gobbi: "Cagliari squadra creata per campionato di livello"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 23 gennaio 2020, 18:30Altre Notizie
di TMWRadio Redazione

Massimo Gobbi ex Cagliari, Parma e Chievo, ora commentatore tecnico, ai microfoni di “Stadio Aperto” su TMW Radio, parla delle sorpese della Serie A e racconta degli incontri fatti nella sua lunga carriera.

Hai commentato Napoli-Fiorentina, che sensazioni hai ricavato delle due squadre?

"Il Napoli ha fatto un passo indietro dopo il buon secondo tempo con la Lazio. La Fiorentina ha fatto la partita che dovevano fare approfittando della brutta partita azzurra. La squadra di Gattuso si è rifatta in Coppa Italia passando il turno”.

Il ruolo di terzino sinistro sta diventando una rarità?

"È un ruolo particolare questo. Bisogna fare bene entrambe le fasi perché molte squadre stanno giocando a 5 che è un’impostazione diversa rispetto al classico terzino della difesa a 4”.

Le squadre italiane con la difesa a 3 fanno fatica in Europa. È un problema legato all’intensità?

"Seguendo anche gli altri campionati europei vedo che anche le grandi squadre subiscono molto e ovviano al problema attaccando con una qualità altissima. Secondo me è questa la vera differenza tra le squadre italiane e le big europee”.

Il Cagliari è la rivelazione di questa stagione di Serie A?

"È una squadra creata per fare un campionato di alto livello, ricordo bene in che modo sono andati a vincere a Bergamo contro l’Atalanta. Nonostante il momento di difficoltà che sta attraversando adesso penso possa riprendersi e continuare a fare bene. Maran, che ho avuto al Chievo, sta facendo benissimo. Abbiamo vissuto insieme due stagioni bellissime. È un allenatore con molta esperienza e sa gestire al meglio uno spogliatoio. È arrivato a questo livello un po' tardi ma l’importante è arrivare”.

D’Aversa è un allenatore troppo sottovalutato?

"Si è vero, molti lo sottovalutano. Rispetto all’anno scorso sono cambiati diversi giocatori, si è migliorata la rosa e il tecnico è molto bravo a capire i diversi momenti della gara e a gestirli al meglio”.

Per Kulusevski sarà più difficile continuare a mantenere questo livello a Parma o affermarsi alla Juventus?

“Sta continuando a fornire ottime prestazioni però diventerà difficile quando gli avversari lo inizieranno a conoscere bene, lo affronteranno diversamente rispetto a quando era un calciatore sconosciuto. Confermare le prestazioni della prima parte del campionato sarà una bella sfida per lui”.

Sei sorpreso dal modo di imporsi di Bastoni?

“È un ragazzo alla vecchia maniera, si allena sempre bene ogni giorno e ascolta attentamente i consigli oltre ad avere tanta qualità e personalità. Deve migliorare perché quando sei in una squadra come l’Inter devi sempre essere al meglio ma ha tutte le carte in regola per diventare un grande difensore”.

16 agosto 2006 è una data che ti ricorda qualcosa?

“Non dimenticherò mai quella data perché è stato il mio esordio in Nazionale con Donadoni in panchina. Mi ricordo di un ragazzino biondo a centrocampo nella Croazia che sembrava bravino, era Modric (ride, ndr)”.

In 15 anni di Serie A qual è stato il compagno che più ti ha impressionato?

“Quando arrivai a Cagliari dalla trafila nelle serie minori mi accolse per primo Gianfranco Zola. È stato emozionante incontrare un campione così umile, è riuscito a lasciarmi ancora di più a bocca aperta al primo allenamento. A 40 anni Zola faceva ancora giocate fuori dal comune”.

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