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TMW RADIO - Graziani: "Roma, Pallotta venga a Roma e spieghi. Torino, occhio alle spalle"

TMW RADIO - Graziani: "Roma, Pallotta venga a Roma e spieghi. Torino, occhio alle spalle"TUTTO mercato WEB
martedì 16 giugno 2020, 09:00Altre Notizie
di TMWRadio Redazione
Archivio Maracanã 2020
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Maracana con Marco Piccari e Cinzia Santangeli Ospiti: Xavier Jacobelli e Ciccio Graziani
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Francesco Graziani, ex attaccante e campione del mondo 1982, ha parlato dei temi del momento a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio.

Partita opaca di Lautaro in Coppa Italia, preoccupano le voci di mercato intorno a lui:
"Mi piace come tipologia di attaccante, è bravo in tutto. La prestazione sottotono con il Napoli è dovuta anche allo stop e alla ripresa dopo tre mesi. Mi preoccupa il fatto che i calciatori hanno troppo potere sulle società. Se il calciatore fa le bizze, vince il calciatore. Le clausole valgono poco. Il Barcellona non vuole pagare la clausola ma vuole mettere dentro qualche contropartita, che all'Inter non va bene. Abbiamo visto in passato calciatori che hanno mandato certificati medici per non andare in ritiro e poi vanno dove vogliono. Io fossi la società, insieme con Conte, chiamerei il ragazzo e gli direi che deve continuare a fare il professionista. Se ci sono le premesse, lo manderei al Barcellona. Tanto tenere un calciatore che non ci sta di testa è inutile, devi trovare una soluzione".

Se non vince lo Scudetto, Conte ha fallito: così ha detto D'Amico. Che ne pensa lei? Ed è cambiata la Juve da Allegri a Sarri?
"La Juve vince ma non convince, da Sarri ci si aspettava un cambiamento importante dal punto di vista del gioco. Si è visto però solo in rare occasioni. Mi sembra di rivedere la squadra di Allegri, di Sarri ci vedo poco. Non credo invece che l'Inter sia ripartita quest'anno per vincere lo Scudetto ma per essere competitivi. Certo, il piatto un pò piange. In campionato sei quasi fuori, in Champions è uscita in maniera prematura, in Coppa Italia è mancata la finale. Vedremo l'EL. Se dovesse arrivare in Champions e arrivare in EL, allora la stagione sarebbe diversa. Altrimenti sarebbe al di sotto delle aspettative".

Come mai non convince Sarri?
"Le caratteristiche dei calciatori non sono le stesse. Non puoi pretendere da Dybala, Ronaldo e altri gli stessi meccanismi di movimento che avevano certi giocatori al Napoli. Quel gioco non è riproponibile alla Juve. E' più Sarri che deve adattarsi alle caratteristiche dei giocatori che loro ai suoi schemi".

Contro il Milan ha qualche appunto da fare alla Juve?
"Giocando con un'ora in più nessuno se n'è accorto. Sarri doveva fare qualcosa di differente dal punto di vista tattico per sfruttare l'uomo in più".

Che succede alla Roma con Petrachi?
"Petrachi è bravo, sa di calcio, al Torino ha fatto ottime annate, portando giocatori poco conosciuti ma che si sono fatti valere. A Pallotta dico: venga a Roma, c'è bisogno di fare chiarezza in società, sui ruoli. Deve raccontare al mondo giallorosso, in una conferenza stampa, cosa vuole fare. La gente vuole conoscere il futuro. E solo il presidente è in grado di farlo. Si chiarirebbero molte cose. E poi non dimentichiamoci che ci sono ancora obiettivi importanti in ballo".

Che obiettivi ha il Torino?
"Deve guardarsi dietro, bastano due partite sbagliate per trovarsi con l'acqua alla gola. Deve stare molto attento. Con Parma e Udinese possono raccontarci molto. E' una squadra che non è abituata a lottare per la salvezza, l'aspetto psicologico potrebbe mettere ancor più in difficoltà questa squadra. Si era partiti con altri obiettivi, vista la qualità della squadra".

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