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TMW RADIO - Pisani: "Usa, la Nba ha fatto prendere coscienza del Coronavirus"

TMW RADIO - Pisani: "Usa, la Nba ha fatto prendere coscienza del Coronavirus"TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
venerdì 20 marzo 2020, 08:48Altre Notizie
di TMWRadio Redazione
Archivio Stadio Aperto 2020
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Zeno Pisani sull'emergenza coronavirus in California e negli USA. In studio Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Il talent manager Zeno Pisani ha detto la sua sugli argomenti del momento a TMW Radio, durante Stadio Aperto.

Com'è la situazione negli Usa? E' psicosi?
"Ci sono state due fasi. L'Nba ha fatto prendere coscienza agli Stati Uniti della gravità della situazione, che prima era stata sottovalutata. Trump aveva parlato di una minaccia non reale. I numeri sono ancora molto bassi, perché i tamponi non sono disponibili. In California ci sono oltre 800 casi e 17 morti. Però se vediamo i tamponi fatti, sono davvero pochissimi. La mancanza di dati reali su quale può essere la dimensione del contagio non ce l'abbiamo. Non erano preparati e non si sono mossi in tempo. Ora si sono mossi, chiudendo le città, anche sull'esempio di quanto fatto in Italia. L'assalto alle armi dice tanto degli americani. Certi fast food offrivano come incentivo per vendere, insieme al cibo, un rotolo di carta igienica. Oggi la situazione è tragica, perché c'è poco cibo in giro. A Los Angeles, in una zona come la mia non così densamente abitata, i supermercati sono a secco".

Ma non è tutto, vero?
"Sì, perché se solo l'1,3% della popolazione viene testata e di questo il 15% deve andare in ospedale, il sistema va in affanno, perché su Los Angeles abbiamo 2,1 posti letto per ogni mille abitanti. In Italia sono 3,2. E qui subentra il problema della sanità in America. Qui c'è chi se la può permettere e chi no. I vip e gli atleti vengono controllati, altri devono fare procedimenti lunghissimi, altrimenti ti fanno rimanere a casa".

Ha avuto peso nella percezione del virus e della gravità della situazione la presa di coscienza della Nba:
"E' vero, l'americano in quel momento ha capito che il pericolo era realtà. Vedendo un idolo che si ammala, ha capito che c'era qualcosa di serio. Si sono mossi ora, pensando anche in anticipo, e forse questo può limitare i danni. Adesso c'è la pausa primaverile per le scuole, con tanti ragazzi in diverse zone che giocano in strada, fregandosene di quanto sta accadendo. Le decisioni su certe misure spettano ai singoli Stati però, non al presidente".

Che immagine vedi dell'Italia oggi?
"Sono di Verona, mia madre è di Brescia, mi ha colpito l'immagine dei militari che portano le bare. Sono su tutti i tg americani e fanno paura. Soffro per questo e sono vicino agli italiani, ai miei amici, ai medici negli ospedali".

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