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TMW RADIO - Prandelli: "Juve, non cedere Dybala. Che colpo Ribery"

TMW RADIO - Prandelli: "Juve, non cedere Dybala. Che colpo Ribery"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 20 agosto 2019, 16:54Altre Notizie
di TMWRadio Redazione

Il tecnico Cesare Prandelli è intervenuto su TMW Radio, nel corso della trasmissione Maracanà.

Sanchez e Lukaku all'Inter.
"Una bella coppia fisica e veloce. Sulla carta sono due grandissimi giocatori, soprattuto nei propri ruoli e questo è molto importante".

Che tipo di campionato si aspetta dopo otto anni di dominio della Juventus? L'Inter e il Napoli riusciranno a impensierire i bianconeri?
"L'Atalanta spero rimanga in quelle posizioni, è l'unica squadra italiana che gioca un calcio europeo. Un grande in bocca al lupo. Spero sia un campionato più avvincente: il Napoli ha consolidato le conoscenze di Ancelotti e la consapevolezza di lottare contro una Juve che parte favorita. Il ritorno di Conte è sicuramente positivo e l'Inter dalla prima giornata lotterà per centrare qualcosa di importante".

Lei ha allenato il miglior Balotelli di sempre. Cosa si aspetta da lui quest'anno?
"La sua scelta di tornare al Brescia? Le scelte emotive e che vanno al di là dell'aspetto economico sono sempre importanti. Può farci vedere che non solo ha dei colpi ma anche una grande continuità. Spero sia un protagonista ogni domenica. Io sono entrato in mille situazioni, ho sempre creduto in Mario. Pochi giocatori hanno queste capacità: è chiaro però che i comportamenti quotidiani sono importantissimi, così come la capacità di farsi voler bene dal gruppo. Il calcio può cancellare tutto in maniera rapida. Cellino sa di calcio, sa gestire i giocatori importanti: se ha scelto Balotelli sono convinto che lo seguira non solo durante l'allenamento ma anche la sera (ride, ndr)".

La Juventus ha preso Sarri per giocare bene. C'è qualche rischio in questa operazione?
"La cosa affascinante è che una società straordinaria come la Juventus abbia cambiato filosofia. La qualità dei giocatori c'è, le idee anche: vogliono raggiungere i risultati sportivi giocando un calcio molto propositivo".

Scambio Icardi-Dybala?
"Dipende dagli allenatori e dalle società. Io su Dybala ci penserei cento volte prima di privarmene: è giovane, ha qualità e mai polemico. Icardi è il giocatore in Europa capace di finalizzare quasi tutte le opportunità delle squadra: in area di rigore è tra i più forti".

La Nazionale?
"Mancini ha avuto grande coraggio, grande intuizione nel proporre ragazzi giovani ma che hanno poca esperienza internazionale. Sono fiducioso perché hanno grande qualità, alcuni una gamba importante e molti sono in grandi squadra: possono percepire così la ricerca dei risultati. Agli Europei questi ragazzi avranno un anno in più d'esperienza e che potranno fare grandi cose".

Le cause della crisi del calcio italiano.
"Ce ne sono tante. C'è un dato significativo: negli ultimi dieci anni nella graduatoria dei giovani che sanno saltare gli uomini ci sono stranieri, nell'ultimo anno Chiesa e Bernardeschi hanno rotto questa egemonia. I nostri ragazzi non sanno più dribblare, forse abbiamo sbagliato in questi anni a non far crescere i giovani nella tecnica individuale".

Ribery alla Fiorentina?
"Anche Ribery se ha 36 anni sicuramente porterà entusiasmo perché è un calciatore di livello mondiale. Porterà entusiasmo alla piazza. Quando ha la palla sull'esterno ti punta, quando ti dribbla diventa tutto meno complicato per una squadra".

L'Atalanta in Champions League.
"I meriti della famiglia Percassi sono aver programmato senza aver paura della realtà o di confrontarsi con la settimana del campionato ma per un futuro. Mi aspetto un'Atalanta capace di dettare il proprio gioco anche in Europa. Dovrà essere bravo Gasperini a saper gestire campionato e Champions: mi auguro che possa andare avanti e che ci possa far gioire. È la vittoria del calcio italiano: una piccola grande realtà che ha raggiunto i propri sogni".

La squadra che si è rinforzata di più?
"Ci saranno ancora sorprese. Un po' tutte hanno cercato di migliorarsi: l'Inter con giocatori di spessore, così come il Napoli: parte con il presupposto di essere protagonista. La Juve ha rivoluzionato ma ha mantenuto un impianto straordinario. Il Cagliari? Un'ottima squadra, ma bisogna vederlo senza Barella che era un trascinatore. La Roma? Mi è sembrata una squadra con idee e con un allenatore che ha un'idea di gioco ben precisa. Fonseca è molto preparato".

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