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TMW RADIO - Zaccheroni: "Ibra senza Pallone d'Oro uno scandalo"

TMW RADIO - Zaccheroni: "Ibra senza Pallone d'Oro uno scandalo"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 24 gennaio 2020, 19:05Serie A
di TMWRadio Redazione

Il tecnico Alberto Zaccheroni è intervenuto ai microfoni di TMW Radio durante Stadio Aperto per parlare dei temi più attuali del calcio italiano.

Questo campionato sta diventando sempre più interessante, con Juve, Inter e Lazio. Come andrà a finire?
"La Juve rimane favorita. Abbiamo perso per strada il Napoli, l'Inter comincia a perdere qualche colpo e la Lazio non è riuscita a rispettare le attese uscendo dalla colpa. La Lazio può fare molto bene, ma la Juve ha più contenuti di tutti. Poi nel calcio c'è l'imponderabile e potrebbero esserci delle sorprese. La fine del dominio bianconero potrebbe portare più interesse nel campionato. All'Inter stanno mancando i gol dei centrocampisti ora. Sta cercando di rafforzare l'ampiezza del campo, le corsie laterale, con Young e Moses. Conte ha avuto Moses al Chelsea, ma l'ha avuto nel momento in cui non aveva spazio. Gli ha dato l'opportunità, come ha fatto con Candreva quest'anno. Ora vedremo se Moses mostrerà ancora la fame di proporsi. I tifosi si aspettano di vedere un giocatore di un certo livello. Spero possa dare un grande contributo. Per me siamo tornati a proporre il campionato più difficile del mondo".

Cosa pensa delle difficoltà di Sarri a trovare il suo gioco alla Juve?
"Qualche giocata la puoi anche riutilizzare, ma nel calcio per restare sempre ai vertici devi fare qualche cambiamento. L'obiettivo non ha cambiato tecnico perché non vinceva ma perché oggi c'è una spinta, soprattutto dai media, soprattutto a vincere proponendo un gioco diverso, che ti porta a riempire l'area avversaria. Con le squadre piccole diventa difficile. Oggi chi non fa il possesso palla non è considerato un allenatore modello. Ma non credo che il calcio debba essere quello. L'allenatore deve sfruttare le caratteristiche dei giocatori. Io non posso avere un mio sistema di gioco. Devi avere i giocatori per farlo, altrimenti devi pensare a mettere i giocatori nel modo migliori, affinchè si esprimano al meglio".

Ancelotti, cosa non ha funzionato a Napoli?
"Il primo anno è andato molto bene. Sulle questioni tecniche e della gestione della squadra deve intervenire una persona. I giocatori vogliono uno che comandi, non più persone. Può essere anche un dirigente. La sensazione è che Carlo non abbia più avuto la leadership. E in quei casi diventa ingestibile la situazione".

Pensa possa rimediare in campionato il Napoli?
"La squadra non vuole fare brutte figure. In questo momento, meglio giocare con squadre come Juve, Inter, che con squadre di bassa classifica. Ma giocando contro queste squadre giochi di pancia, di orgoglio. Il Napoli quest'anno è destinato ad alti e bassi. Anche se spero faccia bene, perché sono affezionato a Gattuso, in questi anni è cresciuto tantissimo. Le musate servono anche a crescere, più di tanti successi".

Al Milan è bastato l'arrivo di Ibra a rianimare la piazza?
"Ha calmato la piazza, ha portato maggiore leadership nel gruppo. Per come è stato presentato, si farà sentire così come Pioli. E' un grande professionista Ibra, non ha più la mobilità di prima ma è sempre decisivo. E' una vergogna che non abbia vinto un Pallone d'Oro. Dove si spostava, vinceva. Spostava gli equilibri in certi momenti, più di Messi e Ronaldo. Nessun ha vinto così tanti campionati consecutivi come lui, che ha cambiato molto. La Spagna non è il campionato più difficile. Quello italiano ha una componente tattica che nessuno ha. Ronaldo è arrivato ora, Ibra c'è stato parecchio e ha sempre vinto".

Che mi dice del derby della Capitale?
"Ci sarà una grande pressione, le squadre vanno bene, la Lazio meglio. Sono due squadre che sanno quello che vogliono e come lo vogliono. Alla Roma mancherà Zaniolo ma sta recuperando Cristante. E' un derby dal risultato incerto".

I centrali di centrocampo della Lazio sono i più forti del campionato?
"Rimane il reparto più importante della squadra. Ha quello più forte, che ha quantità e qualità, oltre che fisicità e continuità. E' collaudato e fornisce prestazioni di livello continuità, non ha alti e bassi. Ora è una outsider, da anni non viveva questi momenti". 

Come definisce le sue esperienze in Giappone ed Emirati Arabi?
"E' diverso che allenare un club tutti i giorni. Sono state esperienze positive, di vita e professionale. Ho letto di un mio possibile ritorno a marzo in Giappone ma smentisco. Ci andrò da turista".

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