Uno studio in Lombardia lo conferma: Covid-19 in Italia dai primi di gennaio in incognito
L’Eco di Bergamo propone un interessante studio portato avanti da un gruppo di ricerca di Regione, Ats e Asst lombarde sull’arrivo e la diffusione del Covid-19. Secondo i report, il virus sarebbe in Italia addirittura dagli inizi di gennaio ed il primo caso ricostruito sarebbe precedente di parecchi giorni rispetto a quello di Codogno.
Il 1° gennaio, si legge, il Covid-19 è già in Italia, nel Basso Lodigiano. Mentre il primo caso accertato in Bergamasca accusa i sintomi fra il 15 ed il 25 gennaio ed è di Curno. Il virus in quei giorni si propaga lentamente e nessuno ne ha idea, a Wuhan l’emergenza esplode solo a fine gennaio. Secondo lo studio, dal 25 gennaio al 5 febbraio (quando il caso 1 di Codogno non è ancora noto), nella provincia di Bergamo i comuni già toccati dal virus sono 5: Curno, Gazzaniga, Ponte Nossa, San Giovanni Bianco e Alzano. I 10 giorni successivi, dal 5 al 15 febbraio, il virus prende forza e contagiosità e si espande rapidamente nella bassa Valle Seriana e in generale in tutta la Lombardia. Il tutto ancora nell’ombra, visto che il ‘paziente 1’ di Codogno è scoperto il 20 febbraio.
Il fatto che il virus fosse in Italia ben prima del 20 febbraio lo conferma questo studio: ai pazienti risultati positivi è stato chiesto di risalire ai primi sintomi e alla data di quando questi si sono manifestati. Da qui si è arrivati a capire che il Covid-19 ha fatto il suo arrivo a inizio gennaio e per quasi 2 mesi ha avuto libertà di movimento.