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Varriale: “Torino-Napoli, decisivi gli attacchi”

Varriale: “Torino-Napoli, decisivi gli attacchi”TUTTO mercato WEB
sabato 16 dicembre 2017, 07:002017
di Elena Rossin
fonte Torinogranata.it

Enrico Varriale è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Varriale, giornalista Rai, abbiamo parlato della partita fra Torino e Napoli.
Il Torino è uscito dal periodo dei pareggi dopo la vittoria sulla Lazio? Sarà un test la partita con il Napoli?
"Mi sembra che il Torino stia vivendo un momento di buona salute ed è vero che la partita con la Lazio può essere stata quella della svolta, ma anche il pareggio a Milano con l'Inter è stato un risultato apprezzabile, magari qualche altro pareggio nelle gare casalinghe ha fatto un po' storcere il naso e tifosi e forse anche a Cairo. Il Torino, però, dal punto di vista del non perdere le partite ha un'imbattibilità abbastanza lunga e soprattutto ha dimostrato nelle ultime settimane una crescita, dopo il periodo legato anche all'infortunio di Belotti e alle decisioni che alla fine Mihajlovic ha preso di mettere, diciamo, da parte qualche giocatore che non aveva reso quanto ci si aspettava da lui e mi riferisco a Ljajic, che con la Lazio è stato mandato in tribuna per motivi disciplinari, e anche a Niang. Così Mihajlovic ha fatto chiarezza ed ha tirato fuori il massimo da tutti gli altri giocatori, anche forse per rispondere a una serie di situazioni che evidentemente hanno portato alla decisione abbastanza drammatica di lasciare fuori un giocatore di qualità com'è Ljajic, che aveva avuto contrasti con lui. A Roma con la Lazio Mihajlovic ha avuto una risposta importante dalla squadra, al di là delle polemiche e al di là del discorso che probabilmente la Lazio in quella partita è stata penalizzata, ma anche prima dell'espulsione di Immobile e della mancata concessione del calcio di rigore reclamato dai biancocelesti il Torino in campo aveva fatto un'ottima figura, con una squadra tra le migliori del campionato com'è la Lazio di Inzaghi. Credo, quindi, che il Torino sia effettivamente in ottima salute e si presenterà in una buona condizione al cospetto del Napoli".
E il Napoli in che condizioni è?
"Il Napoli è una squadra che nelle ultime settimane ha perso tre giocatori importanti, due, per la verità, Milik e Ghoulam li hai già persi da qualche tempo e sono giocatori che secondo me sono importanti nella rosa di Sarri e uno Insigne è stato appena recuperato, dopo che è mancato per due settimane. Per questo il Napoli ne ha risentito nella partita con la Juve, sconfitta che è pesata anche sul piano psicologico, e anche in Champions, dove però in realtà non erano molte le speranze di accedere alla fase successiva poiché non dipendeva solo dal Napoli, ma anche dagli avversari. Ho seguito personalmente la partita a Rotterdam da inviato e fino al trentesimo si è trattato di un certo tipo di gara, poi, quando si è saputo che a Cardiff lo Shakhtar aveva battuto due a uno il Manchester City il Napoli in qualche modo ha smesso di giocare. Sicuramente il Napoli non è nel momento migliore della stagione e quindi non arriva allo stadio Grande Torino Olimpico nella migliore condizione, ma molto dipenderà dal fatto se Insigne giocherà oppure no e tanto dipenderà anche dal fatto di come in settimana il Napoli è riuscito a lavorare. Era da tempo che Sarri non aveva così tanti giorni per preparare una partita poiché il Napoli praticamente dai preliminari di Champions ha sempre giocato due volte a settimana. Quanto sarà stato utile avere una settimana con tutti o quasi i giocatori a disposizione per preparare la partita con il Torino lo si vedrà questa sera perché le squadre di Sarri hanno particolarmente bisogno di provare in allenamento e Sarri sa far fruttare gli allenamenti dei suoi giocatori".
Quali sono i punti di forza delle proprie squadre che Mihajlovic e Sarri possono sfruttare per vincere la partita?
"Il Torino ha il dovere e la possibilità di provare a dimostrare che questo è un momento di svolta della stagione perché vincere a Roma con la Lazio non era assolutamente scontato e, soprattutto, questa è una squadra che finora per tanti motivi ha reso meno di quello che ci si potesse attendere, non che la classifica sia deficitaria, però, i granata potevano essere una delle vere rivelazioni del campionato e potrebbero ancora esserlo, ma devono recuperare Belotti perché da dopo l'infortunio e da dopo la delusione con la Nazionale per la mancata qualificazione al Mondiale un contraccolpo psicologico, come accaduto anche a tutti gli altri giocatori Azzurri, l'ha accusato. L'essere protagonisti di un fallimento storico del calcio italiano che ci ha visti dopo sessanta anni, nei quali siamo sempre stati presenti, non disputare la fase finale del Mondiale qualche scoria nei calciatori l'ha lasciata. Quindi, il Torino ha sicuramente l'esigenza di recuperare il miglior Belotti, se lo recupererà questa sera è da vedere, ma se così sarà il giocatore potrà dare un quid in più molto importante alla formazione di Mihajlovic.


Per il Napoli tanto dipenderà se giocherà Insigne oppure no perché è il giocatore che crea il gioco d’attacco di una squadra che sta rinunciando da qualche tempo al centravanti classico, di peso, infatti, la forza del Napoli sta nella catena di sinistra dalla quale nascono tante occasioni e che negli ultimi tempi questa catena per due terzi è stata quasi azzerata. E anche dal recupero di alcuni giocatori che nelle ultime settimane hanno avuto un calo di rendimento abbastanza evidente come Callejón, che è sicuramente uno che avrebbe bisogno di riposare, e Mertens, che da cinque settimane non trova più la via del gol. Un minimo di calo è fisiologico ed è normale perché non si può sempre viaggiare a certi ritmi, ma il fatto che siano calati tutti insieme i giocatori che sono depositari della fase realizzativa del Napoli spiega anche il fatto che la squadra da qualche settimana ha difficoltà a segnare, che era una delle cose che le riusciva meglio. Il Napoli nelle prime dieci partite di campionato aveva tenuto dei ritmi impressionanti in fase realizzativa, quindi, la squadra deve ritrovare soprattutto questo, ma anche confermare la solidità difensiva che non era riconosciuta tra le doti principali della squadra di Sarri e che, invece, dall'inizio della stagione è una delle caratteristiche del Napoli come lo è anche della Roma, che però ha una partita da recuperare, e dell'Inter, che non a caso è prima in classifica".
Il Torino dovrà stare attento in fase difensiva perché solo in tre gare finora non ha subito gol e se il Napoli ritroverà la sua vena offensiva potrebbe essere difficile recuperare nel caso dovesse andare in svantaggio.
"Il Torino è una squadra che gioca a calcio e lascia anche degli spazi agli avversari e da questo punto di vista è sicuramente per il Napoli un avversario migliore rispetto al Chievo, che gli ha strappato uno zero a zero, o alla Fiorentina, che si è difesa con grande ordine anche se sinceramente nel secondo tempo il Napoli di occasioni ne aveva costruite per poter vincere la gara, e, soprattutto, alla Juventus che al San Paolo, approfittando anche del gol segnato nei primi dieci minuti da Higuain, ha poi disputato una partita molto molto difensiva. In questi casi il Napoli ha sempre difficoltà a opporsi soprattutto in questo momento perché non ha il centravanti classico, di peso e quando Allegri ha bloccato le linee di passaggio centrali e ha concesso al Napoli solo le fasce i cross sono serviti a poco perché se non si ha il centravanti di peso rischiano di andare a vuoto, tanto è vero che la Juventus tutto sommato se l'è cavata senza troppa fatica a Napoli, anche perché i partenopei di occasioni da gol ne hanno costruite un paio, ma nulla di particolare rilievo proprio perché non avendo un centravanti che potesse sfruttare qualche pallone alto ha finito per vanificare i cross. Il Torino, invece, è una squadra diversa che gioca e fa giocare e, quindi, da questo punto di vista la partita potrebbe anche essere un confronto tra una difesa che non è invulnerabile, com'è quella del Torino, e un attacco, com'è quello del Napoli, che se si sblocca può risultare veramente pericoloso e facendo anche forza sulla solidità difensiva la squadra di Sarri potrebbe mettere in difficoltà i granata e cercare di conquistare i tre punti. Se il Torino, invece, dimostrerà di avere una solidità difensiva e in attacco creerà e sfrutterà le occasioni allora sarà lui ad avere chance di vittoria”.
Per tutto ciò che si è detto, si può affermare che la partita fra Torino e Napoli ha un risultato aperto?
"Credo di sì. Sarà un impegno non semplice per il Napoli, ma è anche un impegno complicato per il Torino. È difficile pensare che il Napoli possa aver smarrito definitivamente le sue qualità di gioco e anche le caratteristiche di squadra offensiva che ha sempre avuto. Bisognerà vedere quali sono le condizioni dei giocatori che stanno accusando qualche battuta a vuoto. Da una parte se Mertens e Callejón ritroveranno la via del gol e se giocherà Insigne per il Torino sarebbe un po' più dura, come dall'altra parte se Belotti ritrovasse la caratteristica che l'anno scorso l'ha fatto stare ai vertici della classifica marcatori il Torino sarebbe un brutto cliente per il Napoli. Io penso che sarà una bella partita".
Se Ljajic si fosse "pentito" e tornasse a mettere al servizio della squadra le sue doti anche lui potrebbe fare la differenza.
"Il Torino ha tanti giocatori bravi e basta pensare al fatto che Ljajic è stato "tranquillamente" accantonato nella sfida con la Lazio e il Torino non ha subito tante conseguenze dal non averlo in campo, come dicevo la partita è stata sicuramente condizionata dalle decisioni dell'arbitro Giacomelli, ma il Torino occasioni importanti per segnare ne ha avute anche quando le due squadre erano undici contro undici. I granata sono una squadra che la fase offensiva l'hanno sempre fatta molto bene".