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Vincenzo D’Amico: “Il Torino deve darsi una svegliata, il risultato con la Lazio non è scontato”

Vincenzo D’Amico: “Il Torino deve darsi una svegliata, il risultato con la Lazio non è scontato”
Vincenzo D'Amico
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martedì 30 giugno 2020, 08:14Altre Notizie
di Elena Rossin
fonte Torinogranata.it

Vincenzo D’Amico è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. D’Amico calcisticamente è cresciuto nelle giovanili della Lazio e poi è passato in prima squadra nella quale ha militato dal 1972 al 1986 con una parentesi nel Torino nella stagione ‘80-‘81, attualmente è opinionista di trasmissioni sul calcio. Con lui abbiamo parlato della sfida di questa sera fra le sue due ex squadre.
Vista la sconfitta del Torino con il Cagliari la partita con la Lazio è proibitiva?
“Diciamo di sì non essendo un momento molto favorevole per il Torino, la sua classifica non è terribile, ma deve darsi una svegliata. Questa partita è strana perché il Toro deve togliersi dalla zona critica e la Lazio deve lottare per vincere lo scudetto, quindi, è una gara delicata e importantissima per entrambe”.
Il Torino ha meno della metà dei punti della Lazio, il divario è molto forte.
“Lasciamo perdere i confronti, però il Torino è in difficoltà proprio guardando le altre squadre che gli stanno intorno e dai guai si deve guardare bene. Credo che gli servano veramente delle grandi prestazioni per uscire fuori da questo momento molto particolare, purtroppo per il Toro”.
Adesso che si gioca in media ogni tre giorni è ancora più difficile e sabato ci sarà la Juventus.
“L’allenatore, il preparatore atletico e una rosa adeguata sono determinanti. L’allenatore deve poter andare a pescare fra chi va di norma in panchina per permettere a chi è più stanco di recuperare e bisognerà vedere come saranno gestite queste situazioni. Deve essere bravo l’allenatore e molto bravo il preparatore atletico per tenere il gruppo in buona condizione. Giocare ogni tre giorni è cosa anomala, normalmente capita solo quando ci sono i turni di Coppa Italia o quelli delle coppe europee, mentre adesso capita di continuo e si andrà avanti così fino al due agosto. La spunterà chi si è preparato meglio e ha indovinato la preparazione”.
Il Torino non ha una rosa così vasta e per fortuna sono tornati a disposizione Ansaldi e Verdi altrimenti Longo aveva veramente poche alternative visto che Baselli ha chiuso la stagione e Zaza è infortunato.
“L’importante è aver recuperato questi due giocatori perché Ansaldi e Verdi possono essere determinanti. Speriamo che Longo possa avere la tranquillità per portare a termine questa stagione nel miglior modo possibile”.
Concorda sul fatto che la Lazio sia lanciata verso il suo obiettivo?
“Quando si sta privando a vincere lo scudetto l’entusiasmo è maggiore, però, le motivazioni per chi deve andare molto in alto e per chi non vuole andare molto in basso dovrebbero essere le stesse, dovrebbero essere a mille per provare a raggiungere l’obiettivo che sicuramente all’inizio non era per la Lazio vincere lo scudetto e per il Toro doversi salvare”.


Cosa può inventarsi Longo per provare a fare punti con la Lazio?
“Cosa possa inventarsi Longo proprio non saprei, ma spero che possa aver una continuità di risultati per tirare furori il Toro da questa situazione. Non voglio nemmeno pensarci e neppure la voglio nominare l’eventualità che sarebbe disastrosa. Quindi speriamo che le cose si mettano nel giusto modo per poter stare un po’ più sereni”.
Secondo lei la Lazio quali punti deboli ha?
“Mah, è difficile dirlo perché è una squadra che sta lottando per lo scudetto. Ogni tanto Strakosha sbaglia, ma lo fanno tutti i portieri del mondo per cui credo che non sia neppure questo il punto debole. E’ una squadra abbastanza omogenea che lascia poco agli avversari”.
Qual è il punto di forza del Torino sul quale puntare per la gara con la Lazio?
“Il Vecchio Cuore Granata e non solo per la partita con la Lazio, ma per tutte”.
Belotti deve essere rifornito e Sirigu protetto, anche per lei sono queste la basi?
Belotti va messo nella condizione di fare gol, cosa che lui sa fare molto bene. Ma non si può dire neanche Belotti perché a partire dall’uno all’undici, come si diceva una volta mentre adesso si deve dire dall’uno al novantanove, ognuno deve dare il suo per portare a casa il raggiungimento dell’obiettivo poiché da solo Belotti non può fare niente”.
Fra Torino e Lazio il risultato è scontato?
“Se si sottintende la vittoria della Lazio dico no, perché non esiste una partita dal risultato scontato. La Lazio è andata in difficoltà con la Fiorentina e come si diceva prima questo è un periodo particolare. Non è la Lazio di tre mesi fa e allora il risultato sarebbe stato quasi scontato perché la squadra sta ancora cercando la continuità di prestazione e di risultati che aveva prima per cui vale la determinazione al raggiungimento dell’obiettivo, la condizione fisica e mentale e tante altre cose. Il risultato fra Torino e Lazio non è assolutamente scontato”.

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