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Vullo: "Toro, doveroso puntare all'Europa. Anche se è difficilissimo"

Vullo: "Toro, doveroso puntare all'Europa. Anche se è difficilissimo"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonio Abbate/TuttoLegaPro.com
giovedì 12 aprile 2018, 07:002018
di Elena Rossin
fonte Torinogranata.it

Salvatore Vullo è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Vullo quando era calciatore ha militato nel Torino dal 1978 al 1980 e appesi gli scarpini al chiodo ha fatto l’allenatore. Con lui abbiamo parlato della squadra granata e della prossima partita con il Chievo.
Il Torino è quello che si è visto con l’Inter oppure quello che ha alternato prestazioni positive ad altre al limite dell’inguardabile, anche con avversari alla portata?
“Al limite dell’inguardabile forse no, ma è un Toro sicuramente altalenante. Domenica con l’Inter ha disputato una partita d’orgoglio come i tifosi vorrebbero che facesse sempre e dal punto di vista della prestazione ci ha soddisfatti, anche se nei confronti dell’Inter il divario tecnico mi sembra sia abbastanza notevole e, secondo me, sono stati i nerazzurri a non aver fatto una buona prestazione, mentre, ripeto, il Toro ne ha approfittato e orgogliosamente ha portato a casa tre punti importantissimi. E’ chiaro che il Toro in questa stagione, secondo il mio punto di vista e vedendolo tante volte in televisione e qualche volta allo stadio, è una squadra che si deve accontentare della media classifica senza avere nessuna preoccupazione”.
Il tentativo, ancora possibile aritmeticamente anche se difficilissimo, di rincorrere un posto utile per l’Europa League è più un sogno che una realtà per il Torino?
“Secondo me è giusto che il tentativo lo si faccia, doverosamente perché chi rappresenta il Toro deve fare di tutto per arrivare il più in alto possibile in classifica, però, non mi sembra un Toro per il quale si può dire che ce la farà. Ma se la squadra continuerà a fare prestazioni d’orgoglio senza cadere in qualche baratro come quest’anno le è capitato, allora, il tentativo potrebbe anche trasformarsi in realtà e ne saremmo tutti contentissimi”.
Allora ha ragione Mazzarri quando dice che ogni partita è una verifica?
“A oggi, secondo me, sì. L’allenatore deve verificare partita dopo partita le condizioni di ogni giocatore, il Toro quest’anno sta sull’altalena e di conseguenza ci dobbiamo accontentare. Ci sono stati periodi dove si sono perse anche più partite di fila, quindi, godiamo di queste tre vittorie consecutive perché diciamo che ci sono stati momenti anche peggiori e di conseguenza adesso è giusto mantenere la serenità senza fare voli pindarici perché si potrebbe anche scivolare e spezzarsi le ali”.
Sabato a Verona il Torino affronterà il Chievo, squadra che con tutto rispetto in confronto all’Inter non è l’avversario più difficile da affrontare.

Ci potrebbe essere un calo di tensione da parte dei granata oppure sono abbastanza tosti da non correre questo pericolo?
“Il Toro in questo momento vive più d’orgoglio che di continuità e, quindi, la squadra deve buttarsi a capofitto nella continuità approfittando di queste tre vittorie e soprattutto della vittoria con l’Inter, che delle tre è la più importante. Deve buttarsi sulla continuità senza guardare oltre, ma partita per partita e la gara con il Chievo può destare preoccupazioni poiché la squadra di Maran ha sicuramente maggiore voglia di fare una prestazione con risultato vincente rispetto al Toro. Il Toro, quindi, deve puntare sull’orgoglio che in questo momento l’ha tirato su e deve mantenere questo atteggiamento il più a lungo possibile altrimenti è facile, come l’ha dimostrato tutto l’arco del campionato finora disputato anche per altre squadre e non solo per il Toro, che si può perdere l’attenzione con le formazioni, diciamo, “inferiori. Questo è il pericolo e, secondo me, bisogna tenere alta l’attenzione proprio per questo”.
I giocatori di maggiore qualità come Ljajic, Falque, Belotti e Baselli sono quelli sui quali bisogna continuare a puntare?
“Assolutamente sì. Sono i giocatori importanti e in una squadra c’è sempre una spina dorsale e il Toro deve puntare sulla sua spina dorsale e sui giocatori che hanno avuto maggiore continuità.”.
Tra i più continui ci sono sicuramente Sirigu e N’Koulou.
“Sì, sicuramente. Sirigu con l’Inter all’inizio aveva fatto una stupidaggine che poteva costare cara, ma poi si è ripreso e ha sfoderato una prestazione importante”.
Chi, secondo lei, quest’anno è il miglior giocatore del Torino?
“Io vivo lontano in Sicilia e non ho seguito tutte le partite e quindi non posso dire chi ha avuto maggiore continuità di rendimento. Per le partite che ho visto però quando gioca o subentra Ljajic fa prestazioni di qualità, ma poi si adagia e gioca in altre occasioni con sufficienza. Lui è uno dei giocatori che deve ricercare la continuità perché ha sicuramente qualità superiori alla media, però, ha bisogno di più continuità per essere considerato un giocatore top”.
Tornando alla prossima partita con il Chievo, è da 1, X o 2?
“Eh (ride, ndr) se io devo fare un pronostico lo faccio con il cuore e dico che sarà X oppure meglio 2 perché per me è normale che debba vincere il Toro, sono di parte però lo dico”.