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Malagò sul taglio degli stipendi: "Esigenza comprensibile ma è mancata programmazione"
Nel giorno del Consiglio Federale che deciderà le sorti della stagione calcistica interrotta lo scorso mese di marzo per l’inizio della pademia di Coronavirus La Gazzetta dello Sport propone una lunga intervista a Giovanni Malagò, presidente del CONI. Dopo aver affrontato il tema della ripresa del campionato, ecco il suo pensiero sul tema del taglio degli stipendi chiesto dai club ai propri tesserati: “Capisco le esigenze delle società, fossi un presidente di club cercherei anch’io di decurtare parte delle mensilità sospese, ma come affronti questo argomento se fino a metà marzo i giocatori hanno giocato, ad aprile dovevano essere a disposizione, a maggio si allenano e a giugno, luglio e agosto devono giocare? C’era la volontà da parte delle categorie di trovare un accordo, ora ognuno va a alla spicciolata: chi strappa un mese, chi due. Non c’è stata programmazione”.
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