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Filippo Palazzino e Mario Perrone: gli ultimi esordienti di Ascoli e Salernitana
martedì 18 gennaio 2022, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
fonte La Giovane Italia (Luca Pellegrini)

Filippo Palazzino e Mario Perrone: gli ultimi esordienti di Ascoli e Salernitana

Il primo debutta in Serie B con l’Ascoli partendo addirittura da titolare. Il secondo “assaggia” la Serie A a gara in corso con la Salernitana
“Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”. Con questa celebre frase di Eleanor Roosevelt, il sindaco e la giunta di Castel Morrone, un paese in provincia di Caserta, settimana scorsa hanno augurato in bocca al lupo al giovane Mario Perrone, difensore della Primavera della Salernitana. Il ragazzo, originario del piccolo comune campano, aveva appena ricevuto una telefonata tanto inaspettata quanto desiderata: quella che gli comunicava la prima convocazione tra i “grandi” per una partita ufficiale. Con poco più di un mese di anticipo, la medesima emozione aveva travolto Filippo Palazzino, attaccante dell’Ascoli che aveva ricevuto la stessa chiamata. Per nessuno dei due la convocazione è coincisa con l’esordio, ma nel calcio così come nella vita bisogna saper aspettare, facendosi trovare pronti al momento giusto. Così, nel weekend che ci siamo appena lasciati alle spalle, a 24 ore di distanza l’uno dall’altro, entrambi hanno coronato il proprio sogno: scendere in campo con la prima squadra.
Filippo Palazzino, classe 2003, è un esterno offensivo dell’Ascoli. Destro di piede, grazie alla propria tecnica, all’abilità nelle finte di corpo e al baricentro basso è un vero e proprio funambolo, capace di mettere in crisi ogni difensore nell’uno contro uno. Cresciuto nel vivaio della Roma, esplode nell’Under 16 della Nuova Tor Tre Teste, con la quale dimostra di saper contribuire in modo decisivo alla fase realizzativa sia mettendosi in proprio che vestendo i panni di uomo assist. Nell’estate 2019 si trasferisce all’Ascoli, che lo inserisce nell’Under 17. L’anno scorso passa all’Under 19 e nonostante le difficoltà della squadra – che a fine stagione retrocederà in Primavera 2 – riesce a togliersi diverse soddisfazioni, sia a livello di presenze che di reti. Quest’anno è semplicemente il trascinatore dei bianconeri e a testimonianza di ciò basta un dato: 10 gol in altrettante partite giocate. Attirata dalle sue prestazioni, la prima squadra lo convoca per la prima volta in occasione della partita del 30 novembre contro la Reggina, lasciandolo però in panchina. Sabato, per la sfida contro la Ternana (lo stesso avversario contro cui in Primavera 2 aveva trovato le sue prime marcature stagionali, realizzando addirittura una tripletta), arriva la seconda chiamata e l’esordio in Serie B, per di più con una maglia da titolare.
Mario Perrone, anche lui classe 2003, è un difensore “vecchia scuola”. Molto forte in marcatura, si esalta soprattutto in quella a uomo, nella quale fa valere grinta e fisicità. Spicca inoltre per tempismo e determinazione, doti che mette in mostra in tutte le tipologie di intervento: in tackle, nei duelli aerei, in anticipo e quando viene puntato nell’uno contro uno. Il carisma, la capacità di lavorare di reparto e il modo in cui comunica con i compagni fanno trasparire la maturità di un veterano, che lo fa assomigliare più ad un difensore navigato che ad un diciottenne. Di piede mancino, i suoi ruoli naturali sono il centrale di sinistra in una linea a quattro o il braccetto di una linea a tre, ma all’occorrenza può agire anche come terzino. Alla Salernitana dal 2018, è al suo secondo anno in Primavera. L’importanza che riveste nella squadra e la fiducia che ripone in lui mister Procopio emergono dai numeri: 10 presenze su 11 gare (ha saltato una sola partita per squalifica), mai sostituito e anche 3 gol all’attivo. Così, il 9 gennaio arriva la convocazione in prima squadra per il match contro il Verona e sabato il debutto in Serie A contro la Lazio.
Palazzino e Perrone: stessa ambizione, stessa età, stessa capacità sopra la media di farsi valere in campo – anche se in ruoli opposti – e uniti, per caso o per destino, dallo stesso weekend d’esordio. Ma il destino, si sa, o si impegna fino in fondo o non ci si mette proprio. E spesso lascia degli indizi che cogliamo solo molto tempo dopo. Ad esempio, il calendario di Primavera 2, che alla prima giornata, sabato 11 settembre, ha messo di fronte proprio Salernitana e Ascoli, con Perrone titolare da una parte e Palazzino titolare dall’altra. Due ragazzi che credono nella bellezza dei propri sogni.