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Domizzi: "Benevento sull'onda dell'entusiasmo. Pordenone? Gestione umorale"
Dopo l'esordio nel calcio dei grandi lo scorso anno a Pordenone, con la conquista della salvezza in Serie B, la stagione 2021/2022 per Maurizio Domizzi è iniziata sulla panchina della Fermana. Un'avventura, quella nelle Marche, che però è durata pochissime settimane, fino alla scelta di dimettersi. Oggi a distanza di mesi il tecnico romano è tornato a parlare di quanto avvenuto e di molto altro attraverso le colonne di TuttoMercatoWeb.com:
Mister, iniziamo subito con una domanda "scomoda". Cos'è successo alla Fermana?
"Quello che ho visto nei mesi successivi al mio addio, ha rafforzato il mio pensiero di inizio stagione. Ovvero che per me lì non era fattibile lavorare secondo il mio modo d'intendere il ruolo di allenatore. Non parlo del piano tecnico, ma gestionale. Adesso che hanno portato avanti le cose come volevano non possono avere rimpianti per com'è finita la stagione".
Allargando l'orizzonte del discorso all'intera stagione di Serie C cosa pensa delle tre società promosse direttamente in B?
"Per il Bari si può parlare di un obiettivo quasi scontato per la crescita che la nuova società ha portato avanti negli scorsi anni. Nel Girone B è stato bellissimo il testa a testa fra Modena e Reggiana, vinto al fotofinish dai Canarini, mentre reputo straordinario quanto fatto dal SudTirol. Quella di Bolzano è una società che ha costruito il salto di categoria nel corso degli anni, grazie ad una programmazione incentrata sulla sostanza e non sull'apparenza. Questo gli ha permesso di avere la meglio su una rivale più accreditata come il Padova e anche su una outsider di livello come reputo essere la Triestina".
Le sue favorite per i playoff?
"Tecnicamente facile dire Padova e Reggiana, ma in una competizione così breve come i playoff l'aspetto ambientale può recitare un ruolo fondamentale. Per questo attenzione a Palermo e Catanzaro".
Saliamo di categoria. Anche qui una sua ex squadra, il Pordenone, ha chiuso con la retrocessione.
"I tre anni fanni in B dal club del presidente Lovisa rimangono, a mio avviso, comunque ottimi. A prescindere dalla retrocessione arrivata nelle ultime settimane. Dopo la mia mancata conferma, però, credo ci sia stata una gestione discontinua e un po' umorale che ha portato al mancato raggiungimento della salvezza".
Benevento, Pisa, Monza o Brescia: chi sale in A?
"Anche qui, come in Serie C, un ruolo importante lo giocherà l'aspetto umorale. Mi spiego. Il Monza sulla carta ha una squadra superiore alle altre, ma ha chiuso la stagione regolare con una delusione forte come quella di Perugia e questo potrà incidere. Sul fronte opposto c'è, invece, il Benevento che, dopo alcuni problemi nel recente passato, ha eliminato l'Ascoli trovando una spinta importante. A tutto questo va aggiunto l'aver ritrovato un giocatore come Lapadula".
Maurizio Domizzi e il suo futuro, dove sarà? In Serie B o Serie C?
"Non è un problema il campionato, ma i criteri con i quali si lavora. Ci sono 3/4 principi fondamentali per me dai quali non transigo. Le cose stanno iniziando adesso a muoversi, vedremo cosa accadrà".
Mister, iniziamo subito con una domanda "scomoda". Cos'è successo alla Fermana?
"Quello che ho visto nei mesi successivi al mio addio, ha rafforzato il mio pensiero di inizio stagione. Ovvero che per me lì non era fattibile lavorare secondo il mio modo d'intendere il ruolo di allenatore. Non parlo del piano tecnico, ma gestionale. Adesso che hanno portato avanti le cose come volevano non possono avere rimpianti per com'è finita la stagione".
Allargando l'orizzonte del discorso all'intera stagione di Serie C cosa pensa delle tre società promosse direttamente in B?
"Per il Bari si può parlare di un obiettivo quasi scontato per la crescita che la nuova società ha portato avanti negli scorsi anni. Nel Girone B è stato bellissimo il testa a testa fra Modena e Reggiana, vinto al fotofinish dai Canarini, mentre reputo straordinario quanto fatto dal SudTirol. Quella di Bolzano è una società che ha costruito il salto di categoria nel corso degli anni, grazie ad una programmazione incentrata sulla sostanza e non sull'apparenza. Questo gli ha permesso di avere la meglio su una rivale più accreditata come il Padova e anche su una outsider di livello come reputo essere la Triestina".
Le sue favorite per i playoff?
"Tecnicamente facile dire Padova e Reggiana, ma in una competizione così breve come i playoff l'aspetto ambientale può recitare un ruolo fondamentale. Per questo attenzione a Palermo e Catanzaro".
Saliamo di categoria. Anche qui una sua ex squadra, il Pordenone, ha chiuso con la retrocessione.
"I tre anni fanni in B dal club del presidente Lovisa rimangono, a mio avviso, comunque ottimi. A prescindere dalla retrocessione arrivata nelle ultime settimane. Dopo la mia mancata conferma, però, credo ci sia stata una gestione discontinua e un po' umorale che ha portato al mancato raggiungimento della salvezza".
Benevento, Pisa, Monza o Brescia: chi sale in A?
"Anche qui, come in Serie C, un ruolo importante lo giocherà l'aspetto umorale. Mi spiego. Il Monza sulla carta ha una squadra superiore alle altre, ma ha chiuso la stagione regolare con una delusione forte come quella di Perugia e questo potrà incidere. Sul fronte opposto c'è, invece, il Benevento che, dopo alcuni problemi nel recente passato, ha eliminato l'Ascoli trovando una spinta importante. A tutto questo va aggiunto l'aver ritrovato un giocatore come Lapadula".
Maurizio Domizzi e il suo futuro, dove sarà? In Serie B o Serie C?
"Non è un problema il campionato, ma i criteri con i quali si lavora. Ci sono 3/4 principi fondamentali per me dai quali non transigo. Le cose stanno iniziando adesso a muoversi, vedremo cosa accadrà".
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