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Retroscena Inter, Ausilio allo scoperto su Lookman: "C'è stato un pensiero, ecco perché non è arrivato"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:15Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Retroscena Inter, Ausilio allo scoperto su Lookman: "C'è stato un pensiero, ecco perché non è arrivato"

Il DS nerazzurro chiude le porte al mercato di gennaio e svela la trattativa mancata per l'attaccante della Dea.

Il mercato è fatto di sliding doors, di attimi colti o lasciati sfuggire, di strategie che mutano in base al vento del campo. Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter, ha aperto il libro dei segreti ai microfoni di Sky Sport, offrendo una panoramica lucida sulle manovre del club milanese. Tra conferme tecniche e chiusure nette per la finestra invernale, spicca un retroscena che tocca da vicino l'universo orobico: l'ammissione di un interesse concreto, poi sfumato, per Ademola Lookman. Una trattativa che avrebbe potuto ridisegnare gli equilibri offensivi della Serie A, ma che si è arenata di fronte a valutazioni tattiche precise e all'evoluzione interna della rosa guidata da Cristian Chivu.

LA VERITÀ SU LOOKMAN - Il dirigente interista non si nasconde dietro frasi di circostanza e conferma i rumors che volevano la stella dell'Atalanta nel mirino della Beneamata. «Non ho mai negato l'interesse per Lookman, poi i tempi sono stati diversi dalle nostre valutazioni» ha spiegato Ausilio. Ma cosa ha bloccato l'affare? La risposta è puramente tattica e legata al post-Mondiale per Club: «C'è stato un pensiero, ma devo essere sincero: ci siamo resi conto che era difficile cambiare questo sistema di gioco. Chivu ha fatto delle valutazioni, poi c'è stata anche la crescita di Pio Esposito. Penso che i nostri attaccanti siano sufficienti, per questo modulo. Se il sistema resta questo, siamo del tutto coperti».

IMMOBILISMO INVERNALE - Chi si aspetta fuochi d'artificio a gennaio da parte dell'Inter rimarrà deluso. La linea societaria è chiara e punta sulla stabilità, evitando inserimenti che richiederebbero tempi di adattamento non compatibili con la corsa scudetto. «Siamo convinti che le cose vadano fatte in un certo modo nel periodo estivo» argomenta il DS, citando un esempio concreto: «Lo dimostra il caso di Diouf, che non ha fatto la preparazione, ha avuto bisogno di conoscere il Campionato, una lingua diversa. A gennaio diventa più difficile farlo. Non sentiamo la necessità di fare degli acquisti, pensiamo di avere una squadra completa».

LA FIDUCIA IN CHIVU - Un passaggio importante è stato dedicato anche alla guida tecnica. Cristian Chivu, passato dal campo alla panchina con i colori nerazzurri cuciti addosso, gode della stima incondizionata della dirigenza. «L'ho avuto da calciatore... sono stato io a prenderlo per portarlo a Milano a disposizione di Moratti» ricorda Ausilio con orgoglio. «Ha iniziato con noi nel settore giovanile, non siamo sorpresi dei valori che sta dimostrando».

AVANTI COSÌ - In chiusura, un punto sulla profondità della rosa e sulle fasce, con un riferimento a Dumfries e ai nuovi innesti come Akanji. La filosofia è quella di aver costruito un gruppo con alternative giovani ma valide, pronte a subentrare ai titolarissimi. «Siamo convinti che la squadra sia forte, migliorata nelle alternative. Davanti siamo molto coperti, sulle fasce altrettanto. Purtroppo per voi, mi sa che resteremo così. Sia in entrata sia in uscita».

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