L'analisi di Pietro Serina: "Dea, è la svolta. La fortuna aiuta gli audaci, ma le mosse su CDK e Kossounou sono decisive"
Nel suo consueto appuntamento con "Oltre la diagonale" sulle colonne del Corriere di Bergamo, Pietro Serina fotografa il momento cruciale della stagione nerazzurra. Tra episodi fortunati e letture tattiche brillanti, l'Atalanta sembra aver ritrovato lo spirito dei giorni migliori, rinfrancata da una vittoria che va oltre i tre punti.
OLTRE LA RAZIONALITÀ - Il calcio non è una scienza esatta e spesso sono gli episodi irrazionali a determinare i cambi di rotta. Serina sottolinea come l'ambiente si stia rasserenando grazie a un mix letale: un portiere saracinesca, un attaccante ispirato e quella giusta dose di buona sorte che non guasta mai. La prestazione di domenica, pur non essendo esteticamente perfetta, assume un valore inestimabile perché figlia di un percorso accidentato. È la conferma che il vento è cambiato.
LO SCACCO MATTO DELL'EX - Raffaele Palladino conosceva la Fiorentina come le sue tasche e ha saputo sfruttare questo vantaggio. Il tecnico ha confermato l'ossatura vista a Francoforte e Napoli, ma con adattamenti specifici per la sfida alla Viola. La mossa chiave? La libertà concessa a Charles De Ketelaere. Partendo da destra, il belga ha potuto spaziare su tutto il fronte offensivo, sgravato dai compiti di marcatura che lo avevano limitato contro l'Eintracht, complice anche il diverso assetto tattico degli avversari.
LE CHIAVI TATTICHE: DE ROON E KOSSOUNOU - L'analisi di Serina si sofferma su due pedine fondamentali. Il capitano Marten de Roon, sacrificato in pressione sul regista basso Fagioli, ha risposto presente, beneficiando di una squadra che difende più alta rispetto alla gestione Juric. Ma l'uomo della provvidenza è stato Kossounou: da braccetto destro chiamato a sganciarsi, ha trovato quel cross "sbilenco" che ha sbloccato il match. Un episodio che ha spianato la strada al raddoppio immediato di Lookman, permettendo alla Dea di giocare in scioltezza.
L'ELOGIO DELLA FORTUNA - Certo, ci sono state le parate di Carnesecchi e il palo colpito dai viola, ma la fortuna non è un reato. Serina chiude con una citazione storica di Del Neri, perfetta per inquadrare il momento: «Se preferite un allenatore più bravo e più sfortunato di me, sceglietene pure un altro…». L'Atalanta si prende tutto: la fortuna, la tattica e la consapevolezza di essere tornata squadra vera.
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