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Show De Ketelaere: "Siamo forti, dimostriamolo sempre, una notte magica. Garnacho? Adesso avrà imparato il nostro nome"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:00Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Show De Ketelaere: "Siamo forti, dimostriamolo sempre, una notte magica. Garnacho? Adesso avrà imparato il nostro nome"

Il fantasista belga, eletto MVP del match, ai microfoni di Sky Sport: «Serata perfetta per il riscatto. La qualificazione diretta è vicina, ma per rigiocare queste notti dobbiamo risalire in campionato»

Nel calcio esistono giocatori che accendono la luce e notti che riscrivono la storia. Charles De Ketelaere e l'Atalanta hanno vissuto entrambe le cose in una serata indimenticabile alla New Balance Arena. Contro i Campioni del Mondo per Club del Chelsea, il fantasista belga si è preso la scena, trascinando la Dea a una vittoria (2-1) che profuma di impresa e di ottavi di finale. Ma nelle parole del numero 17, premiato come migliore in campo, non c'è solo la gioia per il successo: c'è la lucida analisi di chi non accetta la schizofrenia di rendimento tra Verona e l'Europa, e la voglia di rivendicare lo status internazionale di un club che qualcuno, alla vigilia, aveva forse sottovalutato. Ecco il pensiero del leader tecnico nerazzurro. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Charles, una prestazione sontuosa e una vittoria pesantissima. Possiamo definirla una serata perfetta, il modo migliore per cancellare le scorie di Verona e ipotecare la qualificazione?
«Sì, è stata praticamente una serata perfetta, molto bella. Era il modo migliore e necessario per riscattare la brutta prova di Verona, ma soprattutto per avvicinare ancora di più il nostro obiettivo della qualificazione. Anche i tifosi hanno percepito questa energia, erano tutti carichi e ci hanno spinto. È stata una notte magica e ora dobbiamo andare avanti portandoci dietro la fiducia acquisita oggi».

Resta però un interrogativo: come è possibile vedere una squadra così in difficoltà sabato al Bentegodi e poi, pochi giorni dopo, ammirare un'Atalanta capace di dominare contro il Chelsea?
«È vero, e dobbiamo essere onesti con noi stessi: non è possibile fare una partita come quella di sabato e poi dimostrare di essere in grado di battere i Campioni del Mondo. Questo paradosso dimostra che abbiamo qualità immense, ma dobbiamo diventare forti mentalmente per vincere ogni singola partita, non solo quelle di cartello. Dobbiamo trovare stabilità».

Cosa è scattato nella vostra testa in questi tre giorni? La reazione nervosa è stata evidente.
«Evidentemente qualcosa è scattato. Venivamo da tre vittorie consecutive prima di quella brutta sconfitta, ma siamo stati bravi a mantenere l'entusiasmo. Sapevamo di avere tanta qualità e di essere una grande squadra, ma nel calcio le parole non bastano: bisogna dimostrarlo sul campo in ogni singola occasione. Oggi l'abbiamo fatto e questo ci restituisce grande fiducia nei nostri mezzi».

Guardando la classifica, la qualificazione diretta agli ottavi è a un passo. Un traguardo che sembrava impensabile fino a poco tempo fa, non credi?
«Speriamo di farcela. Questa vittoria vale doppio perché è arrivata contro una concorrente diretta: eravamo entrambi a dieci punti. Ora mancano due partite alla fine della fase a gironi: se siamo riusciti a battere il Chelsea, possiamo vincere anche le prossime due. Però torniamo al discorso di prima: dobbiamo mostrare la qualità vista oggi in ogni gara, senza cali».

Avete battuto i Campioni del Mondo per Club, scrivendo una delle pagine più prestigiose della storia nerazzurra. Alla vigilia c'era stata qualche dichiarazione un po' superficiale, magari di Garnacho, che diceva di non conoscere bene l'Atalanta. Oggi avete dato una risposta?
«Sì, mi hanno detto ieri che non sapeva chi fossimo. Beh, sicuramente oggi sa chi siamo (sorride, ndr). Parlando seriamente, forse la vittoria più prestigiosa resta la finale di Dublino per il trofeo alzato, ma anche questa conta tantissimo per il valore dell'avversario».

Adesso però i tifosi vi chiedono un patto: niente scherzi sabato contro il Cagliari. Servirà la stessa fame vista stasera.
«Assolutamente no, niente scherzi. Anche noi vogliamo la stessa cosa. Il ragionamento è semplice: se vogliamo giocare partite meravigliose come questa in Europa anche l'anno prossimo, dobbiamo risalire in campionato. La Serie A è molto importante e non possiamo più sbagliare».

Orgoglio, classe e un pizzico di sana rivincita. Charles De Ketelaere si conferma il volto di un'Atalanta che non ha paura di nessuno, nemmeno dei Campioni del Mondo, ma che ora deve vincere la sfida più difficile: quella con se stessa e con la propria continuità.

ATALANTA-CHELSEA 2-1 (p.t. 0-1)
25' Joao Pedro (C), 55' Scamacca (A), 83' De Ketelaere (A)

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