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Criscitiello: "Torniamo a vedere le partite sui campi, meno computer e televisione. E così forse meno oriundi in Nazionale"
lunedì 29 novembre 2021, 09:43Serie A
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Criscitiello: "Torniamo a vedere le partite sui campi, meno computer e televisione. E così forse meno oriundi in Nazionale"

orniamo a vedere le partite sui campi, meno computer e televisione. Così facendo non avremmo più bisogno neanche degli oriundi in Nazionale". meno computer e televisione. Così facendo non avremmo più bisogno neanche degli oriundi in Nazionale".

Michele Criscitiello, Direttore di Sportitalia e TMW, ha così raccontato nel suo editoriale la favola Messias e degli allenatori che arrivano dal basso, ponendo all'attenzione lo scouting e alla qualità che si può ritrovare nelle categorie inferiori, senza ricorrere a stranieri o giocatori sopravvalutati tecnicamente o, da plusvalenze. "Due storie da raccontare, belle: quella di Dionisi e quella di Messias. Entrambi si affrontavano 5 anni fa in serie D. Girone A, quello piemontese-lombardo. Dionisi faceva giocare bene il suo Borgosesia, allenatore giovane ma con idee precise. Tommaselli, '99, esterno mentre Zamparo (oggi alla Reggiana) era la punta centrale che fece più gol di Messias ma meno di Simone Simeri (oggi al Bari). Una squadra normale valorizzata dal Mister. Arrivò secondo quel Borgosesia, alle spalle del Cuneo, ma avrebbe meritato di vincere. Perse lo scontro diretto alla penultima. Oggi si è regalato la serie A ma soprattutto ha vinto a Torino, con la Juventus, e a Milano con il Milan. Una storia per tutti gli allenatori. Bisogna crederci anche quando in serie D ti trattano come uno sfigato. Messias ha fatto lo stesso percorso ma da extracomunitario ancora più complicato. Un giorno vi racconterò come Messias è diventato comunitario e come ha avuto la possibilità di lasciare i dilettanti. Anzi ve la racconterà Ninni Corda, così suona meglio. Dovete sapere che i regolamenti della Federazione non consentono a Messias di giocare tra i professionisti, salvo se vinci un campionato di D. Messias ci ha messo 6 anni. Il calcio non lo conosceva. Giocava in provincia di Torino e non nel posto più lontano della Sicilia.

Ormai gli osservatori arrivano ovunque ma capite bene che osservatori mediocri hanno i club di serie A che non si accorgono di un giocatore come Messias in serie D. Ce ne sono altri da scoprire ma se giocano in D non potranno mai fare la A. Quando senti parlare gli scienziati dei Direttori sentirai queste frasi. La verità è che se prendi un giocatore dalla D non c'è business. Non ci sono mediazioni e non ci sono milioni che girano. Quindi i Direttori preferiscono prendere uno sconosciuto straniero che costa 8 milioni di euro, con un milione di procura. Il Presidente dorme e si fa fare fesso dall'asse DS-Procuratore. Iniziassero a trovare altri Messias e almeno dieci calciatori in D sarebbero pronti per la B e la A del prossimo anno. Anche perché il livello non è quello di dieci anni fa dove per giocare in A dovevi essere un vero talento. De Zerbi dal Darfo Boario, Dionisi dal Borgosesia e Sarri dalla Sangiovannese. Torniamo a vedere le partite sui campi, meno computer e televisione. Così facendo non avremmo più bisogno neanche degli oriundi in Nazionale".