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L'Inter inciampa sul Parma: 2-2 in rimonta ma il primo posto rischia di allontanarsi ancora
Inter-Parma 2-2 al 90'
In questo 2020 al contrario, nulla sorprende. Però colpisce certamente che l'Inter inciampi ancora, stavolta pareggiando all'ultimo sospiro per 2-2 contro il rivoluzionato e giovane Parma di Fabio Liverani. Una sola vittoria nelle ultime sei giocate, Champions compresa. Così il Milan, nel 2020 al contrario, resta avanti di due punti e pure con novanta minuti indietro. La favorita Inter ora rischia sorpassi celebri, tra cui quello della Juventus di Andrea Pirlo.
Nessun alibi per Conte Nessun alibi per Antonio Conte che deve far a meno di Lukaku e Sanchez, però la panchina dell'Inter permette pesca grossa. Anche quando decidi, come fatto dal salentino, di fare turn-over selvaggio rispetto alla Champions League. Davanti opta per un Perisic fuori dal suo habitat naturale e non un attaccante puro come Pinamonti mentre in mezzo riposa Vidal e gioca Eriksen dall'inizio. Il danese è ancora una volta deludente, sicché il caso è aperto, ma con lui tutta l'Inter. Lenta, prevedibile, senza un punto di riferimento in attacco. Lautaro s'abbassa, Perisic rincula, ma così il palleggio è sterile e mai fruttuoso. Dall'altra parte il Parma s'inventa spagnolo provando a impostare dal basso ma è certamente più efficace quando riparte veloce e di rincorsa.
Capolavoro Gervinho, clamoroso Gervinho Nella ripresa Liverani mette fuori Cornelius che è il riferimento aereo ma infruttuoso dell'attacco ducale. Dentro Inglese e dopo trenta secondi gli ospiti gelano i seggiolini di San Siro. Campanile ben indirizzato di Hernani a scavalcare il distratto De Vrij, che lascia libero Gervinho sullo scatto. Mai una buona idea, sicché l'ivoriano attinge a tutto il suo repertorio tecnico concludendo al volo un pallonetto all'incrocio che è una delizia. Conte sgrana gli occhi e l'Inter subisce il colpo. Tanto che al 62', il Parma raddoppia: De Vrij è di nuovo incerto, Gervinho è di nuovo letale. Palla di Inglese e l'ivoriano brucia ancora Handanovic.
Reazione Inter Che aveva già cambiato in campo prima del raddoppio Parma, fuori il deludente Eriksen per Vidal e pure Brozovic per Gagliardini. Il croato suona la carica: due minuti più tardi la rete di Gervinho, fa partire un mancino da fuori che brucia Sepe per il 2-1. Conte ci crede, ci prova. Mette dentro pure Pinamonti per un incerto Darmian. L'Inter tambureggia, al settantaduesimo Ranocchia incorna da due passi ma Sepe va giù come una ghigliottina e para spettacolarmente. Liverani vede che la musica è cambiata e mette il 5-4-1 togliendo pure Gervinho e Kucka, mettendo dentro Sohm e Cyprien. Conte risponde e prosegue con la pesca grossa, con Nainggolan e Young. Batti e ribatti, al novantaduesimo Perisic di testa, su angolo di Kolarov riesce a mettere in testa il 2-2. Un ultimo tuffo che sa però di un sospiro di sollievo. Anche se il primo posto rischia d'allontanarsi ancora.
Rivivi il live di TMW
Nessun alibi per Conte Nessun alibi per Antonio Conte che deve far a meno di Lukaku e Sanchez, però la panchina dell'Inter permette pesca grossa. Anche quando decidi, come fatto dal salentino, di fare turn-over selvaggio rispetto alla Champions League. Davanti opta per un Perisic fuori dal suo habitat naturale e non un attaccante puro come Pinamonti mentre in mezzo riposa Vidal e gioca Eriksen dall'inizio. Il danese è ancora una volta deludente, sicché il caso è aperto, ma con lui tutta l'Inter. Lenta, prevedibile, senza un punto di riferimento in attacco. Lautaro s'abbassa, Perisic rincula, ma così il palleggio è sterile e mai fruttuoso. Dall'altra parte il Parma s'inventa spagnolo provando a impostare dal basso ma è certamente più efficace quando riparte veloce e di rincorsa.
Capolavoro Gervinho, clamoroso Gervinho Nella ripresa Liverani mette fuori Cornelius che è il riferimento aereo ma infruttuoso dell'attacco ducale. Dentro Inglese e dopo trenta secondi gli ospiti gelano i seggiolini di San Siro. Campanile ben indirizzato di Hernani a scavalcare il distratto De Vrij, che lascia libero Gervinho sullo scatto. Mai una buona idea, sicché l'ivoriano attinge a tutto il suo repertorio tecnico concludendo al volo un pallonetto all'incrocio che è una delizia. Conte sgrana gli occhi e l'Inter subisce il colpo. Tanto che al 62', il Parma raddoppia: De Vrij è di nuovo incerto, Gervinho è di nuovo letale. Palla di Inglese e l'ivoriano brucia ancora Handanovic.
Reazione Inter Che aveva già cambiato in campo prima del raddoppio Parma, fuori il deludente Eriksen per Vidal e pure Brozovic per Gagliardini. Il croato suona la carica: due minuti più tardi la rete di Gervinho, fa partire un mancino da fuori che brucia Sepe per il 2-1. Conte ci crede, ci prova. Mette dentro pure Pinamonti per un incerto Darmian. L'Inter tambureggia, al settantaduesimo Ranocchia incorna da due passi ma Sepe va giù come una ghigliottina e para spettacolarmente. Liverani vede che la musica è cambiata e mette il 5-4-1 togliendo pure Gervinho e Kucka, mettendo dentro Sohm e Cyprien. Conte risponde e prosegue con la pesca grossa, con Nainggolan e Young. Batti e ribatti, al novantaduesimo Perisic di testa, su angolo di Kolarov riesce a mettere in testa il 2-2. Un ultimo tuffo che sa però di un sospiro di sollievo. Anche se il primo posto rischia d'allontanarsi ancora.
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