TUTTO mercato WEB
L'attesa vana delle big, la corte di Monchi, la squadra preferita: perché Gomez al Siviglia
Alla fine, sarà Siviglia. Oggi Alejandro Gomez ha lasciato Bergamo e l'Atalanta per trasferirsi in Andalusia, prossima tappa della sua carriera calcistica. Addio all'idea di rimanere comunque in Serie A, per continuare a vivere vicino alla città che ormai sente sua, e del resto il trasferimento al Sánchez Pizjuán ha mille spiegazioni.
L'attesa vana delle big della Serie A. Nessuna si è mossa, non in maniera davvero concreta. Punto primo: perché sono tutte attente al centesimo, in un campionato che deve fare i conti con gli effetti della crisi. Punto secondo: perché quasi tutte sono complete a livello di centrocampisti offensivi, e sin da subito ci si è posti il quesito se Gomez avrebbe giocato titolare nella Lazio, nella Roma, nel Napoli e via dicendo. Abbastanza paradossale, se solo si considera che quasi tutte sono finite dietro alla Dea, di cui Gomez è stato il miglior giocatore, ma tant'è. Nessuna ha fatto il primo e neanche il secondo passo. Lo avrebbe tentato forse l'Inter, last minute, con la grana Eriksen da risolvere. Ma non si può aspettare all'infinito.
Monchi lo voleva già alla Roma. Alla regia del trasferimento, il ds spagnolo tornato nella sua comfort zone andalusa. Coronando un obiettivo cullato da tempo, sicuramente dalla sua breve e non fortunatissima avventura alla guida della Roma. Non è un mistero, infatti, che già nel gennaio 2017, anche su richiesta di Luciano Spalletti, i giallorossi all'epoca di Monchi abbiano provato concretamente a portare Gomez nella Capitale. Nulla di fatto all'epoca: sembrava impossibile separare l'argentino dalla sua Dea. Ora è stato decisamente più fattibile.
Siviglia la preferita in Spagna. Anche qui, torniamo indietro di qualche tempo. Un anno, per la precisione: "Squadra preferita in Spagna? Il Siviglia. In che squadra giocherei in Spagna? Il Siviglia". Parola del Papu, quasi profetica a questo punto. Una destinazione talmente gradita da far passare in secondo piano quell'esigenza di rimanere comunque in Italia e in Serie A.
L'attesa vana delle big della Serie A. Nessuna si è mossa, non in maniera davvero concreta. Punto primo: perché sono tutte attente al centesimo, in un campionato che deve fare i conti con gli effetti della crisi. Punto secondo: perché quasi tutte sono complete a livello di centrocampisti offensivi, e sin da subito ci si è posti il quesito se Gomez avrebbe giocato titolare nella Lazio, nella Roma, nel Napoli e via dicendo. Abbastanza paradossale, se solo si considera che quasi tutte sono finite dietro alla Dea, di cui Gomez è stato il miglior giocatore, ma tant'è. Nessuna ha fatto il primo e neanche il secondo passo. Lo avrebbe tentato forse l'Inter, last minute, con la grana Eriksen da risolvere. Ma non si può aspettare all'infinito.
Monchi lo voleva già alla Roma. Alla regia del trasferimento, il ds spagnolo tornato nella sua comfort zone andalusa. Coronando un obiettivo cullato da tempo, sicuramente dalla sua breve e non fortunatissima avventura alla guida della Roma. Non è un mistero, infatti, che già nel gennaio 2017, anche su richiesta di Luciano Spalletti, i giallorossi all'epoca di Monchi abbiano provato concretamente a portare Gomez nella Capitale. Nulla di fatto all'epoca: sembrava impossibile separare l'argentino dalla sua Dea. Ora è stato decisamente più fattibile.
Siviglia la preferita in Spagna. Anche qui, torniamo indietro di qualche tempo. Un anno, per la precisione: "Squadra preferita in Spagna? Il Siviglia. In che squadra giocherei in Spagna? Il Siviglia". Parola del Papu, quasi profetica a questo punto. Una destinazione talmente gradita da far passare in secondo piano quell'esigenza di rimanere comunque in Italia e in Serie A.
Articoli correlati
Altre notizie
Ultime dai canali
fiorentinaGAZZETTA, Tra macumbe e antipiattezza. Gallo vs macumba, Viola per il ranking
atalantaC'è un nuovo Tanque in A? Denis: "Retegui mi piace molto. Lautaro il top del campionato"
monzaAndrea Colpani osservato da tutte le big, ma potrebbe spuntarla ...
torinoDietro a Zapata il nulla: il colombiano segna la metà dei gol dei granata
Polemiche ad Ascoli: designato arbitro di Bari. La risposta del patron dei marchigiani
parmaAltri crociati - Basili titolare, la Pro batte il Lumezzane: un'ora in campo per l'attaccante gialloblù
fiorentinaRASSEGNA STAMPA, I titoli in viola dei quotidiani
milanL'Italia avrà la 5ª in Champions? Atalanta e Fiorentina ce la possono già regalare
Primo piano