Un'Atalanta da rivitalizzare per Palladino. Per primi Musah, Brescianini e Maldini
L'Atalanta volta pagina e cambia di mano, sulla panchina al posto del croato Ivan Juric ora siederà Raffaele Palladino, pronto a ripartire dopo i mesi di riposo a seguito delle sue dimissioni da allenatore della Fiorentina. Quanto fatto dalla Dea fino a oggi però non si cancella, ed è anzi utile provare a fare un punto, per esempio, su quali giocatori siano stati più o meno chiamati all'azione.
L'unico ad essere sempre sceso in campo in ogni occasione è Carnesecchi. Oltre al portiere, scavallano quota 1000 minuti in tre: i difensori Hien e Djimsiti e il centrocampista Pasalic. Chiude il quintetto dei più impiegati Bellanova.
Guardando a chi è sceso meno in campo, si trovano tanti nomi di prim'ordine. O che almeno dovevano essere tali, stando ai piani. Escludendo i portieri di riserva e Kolasinac, ancora alle prese con le scorie del lungo infortunio al crociato, il primo nome in cui ci si imbatte è quello di Marco Brescianini. A suo modo protagonista nell'ultima Atalanta di Gasperini, con Juric ha rivestito il ruolo di panchinaro, poco più. Discorso simile per Yunus Musah, arrivato dal Milan in estate e mai schierato titolare se non per la prima partita di Champions contro il PSG. Impiego scarso anche per Daniel Maldini, tra i papabili a ritrovare un po' di luce con l'arrivo di Palladino, e per Scamacca, ma anche per lui c'è di mezzo altro.
ATALANTA
I più impiegati: Marco Carnesecchi (1350 minuti), Berat Djmsiti (1128 minuti), Mario Pasalic (1126 minuti), Isak Hien (1052 minuti), Raoul Bellanova (893 minuti).
I meno impiegati: Sead Kolasinac (0 minuti), Marco Brescianini (169 minuti), Yunus Musah (182 minuti), Daniel Maldini (224 minuti), Gianluca Scamacca (292 minuti).
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