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Beffa finale e cuore Toro: i granata sono ancora padroni del proprio destino
Uno stop, l'amaro in bocca per il gol nel finale, ma anche la testa alta. Il Torino esce dall'Allianz Stadium con l'orgoglio di chi è andato a una manciata di minuti dal battere la squadra più forte d'Italia. E in qualche modo supera bene lo scoglio più tosto da affrontare da qui alla fine del campionato. I granata sono sesti a 57 punti in classifica: guarderanno con particolare attenzione le partite delle dirette concorrenti, ma sanno di poter tornare padroni del proprio destino. Sassuolo, Empoli, Torino: queste le prossime avversarie, per affrontarle saranno decisivi gli snodi della stagione. I neroverdi sono già salvi e pur onorando il campionato sono oggettivamente una squadra meno agguerrita rispetto ad altre. Lo è l'Empoli, col Torino che però ha quasi 30 punti in più rispetto ai toscani: qualcosa vorrà pur dire. Infine, i biancocelesti: all'ultimo giro di boa, potrebbero essere già certi della qualificazione europea, in caso di vittoria in Coppa Italia. Oppure col coltello tra i denti. E non vogliamo toccare, proprio nella giornata in cui le parole di Ranieri hanno fatto tanto discutere, il tasto della Roma a cui la Lazio, battendo il Torino all'ultima, potrebbe ritrovarsi a fare un favore. Sono tanti, gli incroci e gli intrecci da cui dipenderà un finale di stagione mai così avvincente e anche promettente, per i granata. Sicuri, da stasera un po' di più, delle proprie ragioni: per 85 minuti, in ultima analisi, hanno davvero messo sotto i campioni d'Italia.
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