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La FIFA ci prova: Infantino all'attacco di agenti e squadre satelliteTUTTO mercato WEB
giovedì 26 settembre 2019, 09:42Serie A
di Ivan Cardia

La FIFA ci prova: Infantino all'attacco di agenti e squadre satellite

La FIFA attacca gli agenti, e un po' meno le grandi squadre, soprattutto quelle italiane. Nella giornata di ieri aveva fatto rumore l'anticipazione del New York Times, con Infantino & Co pronti a limitare il numero di prestiti. Mossa depotenziata, a leggere poi il comunicato del pomeriggio: i prestiti nel mirino sono quelli internazionali, dapprima otto e poi sei tra entrate e uscite. Di fatto, una novità che non colpirebbe le squadre italiane. Il condizionale è ancora d'obbligo, perché la proposta sarà valutata il prossimo 24 ottobre dal consiglio FIFA. Tornando a noi, nessuna compagine del nostro campionato vanta così tante operazioni a titolo temporaneo con l'estero, ragion per cui non ci si deve preoccupare più di tanto, da queste parti. Discorso diverso per altre grandi, per esempio le inglesi: il Chelsea ha spedito fuori Premier League ben 13 giocatori in prestito, il Manchester City 10. Non è l'accumulo di calciatori della Juventus, per citare un club esplicitamente menzionato dal NY Times, a preoccupare Infantino, quanto quello delle vere superpotenze mondiali del calcio. E da un certo punto di vista questo testimonia quanto l'Italia, per fortuna nel malcostume in questo caso, sia tuttora ai margini della geografia calcistica planetaria. Per quanto riguarda le squadre satellite, poi, c'è il limite degli affari in prestito tra due club.

Se la proposta passerà, potranno essere al massimo tre per parte: evidentemente, l'intenzione è quella di colpire le squadre satellite e le doppie proprietà nel mondo del calcio, magari fantasma. Una norma che, ove adottata anche a livello nazionale, risulterebbe molto più efficace del (debole) divieto di proprietà condivisa già presente per esempio in Italia.

Ancora più decisa la tagliola sul ruolo e i costi degli agenti. Sempre il NY Times citava il caso di Raiola, che per il quotidiano statunitense nel trasferimento di Pogba al Manchester United avrebbe ricevuto commissioni per 40 milioni dalle tre parti (Juve, inglesi e calciatore). Dovrebbe sceglierne una sola, e senza poter comunque strafare: commissione massima del 3% dell'ingaggio per chi assiste il calciatore o il club acquirente, del 10% del prezzo pagato per chi assiste il club che vende. Fatta la legge trovato l'inghippo? A livello globale, il sottobosco che la FIFA intende colpire sfocia spesso in comportamenti già oggi fuori legge, sui quali anche il massimo di trasparenza può incidere fino a un certo punto. Il colpo di forbici, però, è comunque molto deciso, verso la parte del calcio che evidentemente il massimo organismo calcistico mondiale giudica più a rischio per il futuro del pallone: gli agenti e soprattutto i super-agenti. Regolati anche su altri livelli, per esempio quello di una licenza che tornerà nuovamente necessaria. Anche qui, sarà opportuno prevedere accorgimenti pratici: la FIGC ha anticipato la FIFA, in Italia l'esame agenti è già tornato in vigore. Ha poco senso, ovviamente, se lo passano in 8 su 80.