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Può l'Atalanta di Gasperini puntare allo Scudetto?
Fin dove può spingersi questa Atalanta? E' davvero una squadra in grado, fino alla fine, di dare del filo da torcere alla Juventus? Sono le domande che tutti si pongono, il giorno dopo i 7 gol che la squadra di Gasperini ha rifilato all'Udinese, in una domenica che ancora una volta ha visto la Dea brillare come nessun altro. Vincere e convincere. Segnare e divertire.
La classifica - In questo momento, l'Atalanta è al terzo posto in graduatoria. Ha conquistato 20 punti nelle prime 9 giornate di Serie A ed è a tre lunghezze dalla Juventus capolista. Un risultato non sorprendente, anche perché l'Atalanta ha chiuso l'ultimo campionato al terzo posto in classifica e in questo 2019 è la squadra che ha conquistato più punti: 61 in 28 partite. Più anche della Juventus.
Il gioco e una rosa più lunga - L'Atalanta ha oggettivamente un modo di giocare unico in Italia. Uomo su uomo, sempre alla ricerca di duelli individuali. Le avversarie lo sanno, ma nonostante ciò faticano nei 90 minuti a tenere il ritmo di una squadra che anche ieri ha vinto (e poi dilagato...) in rimonta. Era già capitato contro SPAL, Torino e Fiorentina.
Non è una novità, perché la capacità di questa squadra di esprimersi sempre su alti livelli fa la differenza, soprattutto nella mezz'ora finale. La novità sono invece le alternative in attacco, che un anno fa mancavano: Luis Muriel e Ruslan Malinovskyi permettono a Gasperini di avere cinque giocatori offensivi di altissimo profilo, non più solo tre.
Partenza diversa. Riuscirà a reggere fino alla fine? La forza e il limite delle squadre di Gasperini è sempre stata quella di chiudere la stagione a mille. La controindicazione, un inizio un po' a rilento. E' stato così fino a un anno fa, quando l'Atalanta dopo 9 giornate aveva solo 9 punti. Adesso ne ha 20, più del doppio, e si tratta di un inizio senza precedenti. La Dea ha iniziato la stagione esattamente come aveva concluso quella precedente: riuscirà a reggere questo ritmo fino alla fine?
Entusiasmo e pressione - L'Atalanta è anche una squadra che viaggia sulle ali dell'entusiasmo. E' una favola benvoluta da tutti, trascinata da una tifoseria passionale. Ha sempre vissuto sotto una campana di vetro, anche dopo il ko in finale di Coppa Italia o dopo le brutte sconfitte in Champions. Però, se davvero l'Atalanta si proporrà come avversaria credibile nella lotta per il titolo, potrebbero aggiungersi delle pressioni al momento ignote. Come eventualmente riuscirebbe la Dea a gestirle, sarebbe tutto da scoprire.
Molto dipenderà anche dalle avversarie - E' chiaro che a fare la differenza sarà anche il cammino delle rivali. Quando il Leicester di Ranieri (paragone tanto in voga) riuscì a imporsi in Premier lo fece anche perché in quella stagione tutte le big fallirono: vinse la Premier con 81 punti, +10 rispetto all'Arsenal secondo. Nella passata stagione, le foxes conquistando gli stessi punti sarebbero arrivate terze a meno 17 dalla vetta. In Italia negli ultimi anni la Juventus ha regolarmente chiuso il campionato con 90 o più punti. E se la media punti sarà la stessa anche in questa stagione, per l'Atalanta sarà durissima. Anche per questa Atalanta.
La classifica - In questo momento, l'Atalanta è al terzo posto in graduatoria. Ha conquistato 20 punti nelle prime 9 giornate di Serie A ed è a tre lunghezze dalla Juventus capolista. Un risultato non sorprendente, anche perché l'Atalanta ha chiuso l'ultimo campionato al terzo posto in classifica e in questo 2019 è la squadra che ha conquistato più punti: 61 in 28 partite. Più anche della Juventus.
Il gioco e una rosa più lunga - L'Atalanta ha oggettivamente un modo di giocare unico in Italia. Uomo su uomo, sempre alla ricerca di duelli individuali. Le avversarie lo sanno, ma nonostante ciò faticano nei 90 minuti a tenere il ritmo di una squadra che anche ieri ha vinto (e poi dilagato...) in rimonta. Era già capitato contro SPAL, Torino e Fiorentina.
Non è una novità, perché la capacità di questa squadra di esprimersi sempre su alti livelli fa la differenza, soprattutto nella mezz'ora finale. La novità sono invece le alternative in attacco, che un anno fa mancavano: Luis Muriel e Ruslan Malinovskyi permettono a Gasperini di avere cinque giocatori offensivi di altissimo profilo, non più solo tre.
Partenza diversa. Riuscirà a reggere fino alla fine? La forza e il limite delle squadre di Gasperini è sempre stata quella di chiudere la stagione a mille. La controindicazione, un inizio un po' a rilento. E' stato così fino a un anno fa, quando l'Atalanta dopo 9 giornate aveva solo 9 punti. Adesso ne ha 20, più del doppio, e si tratta di un inizio senza precedenti. La Dea ha iniziato la stagione esattamente come aveva concluso quella precedente: riuscirà a reggere questo ritmo fino alla fine?
Entusiasmo e pressione - L'Atalanta è anche una squadra che viaggia sulle ali dell'entusiasmo. E' una favola benvoluta da tutti, trascinata da una tifoseria passionale. Ha sempre vissuto sotto una campana di vetro, anche dopo il ko in finale di Coppa Italia o dopo le brutte sconfitte in Champions. Però, se davvero l'Atalanta si proporrà come avversaria credibile nella lotta per il titolo, potrebbero aggiungersi delle pressioni al momento ignote. Come eventualmente riuscirebbe la Dea a gestirle, sarebbe tutto da scoprire.
Molto dipenderà anche dalle avversarie - E' chiaro che a fare la differenza sarà anche il cammino delle rivali. Quando il Leicester di Ranieri (paragone tanto in voga) riuscì a imporsi in Premier lo fece anche perché in quella stagione tutte le big fallirono: vinse la Premier con 81 punti, +10 rispetto all'Arsenal secondo. Nella passata stagione, le foxes conquistando gli stessi punti sarebbero arrivate terze a meno 17 dalla vetta. In Italia negli ultimi anni la Juventus ha regolarmente chiuso il campionato con 90 o più punti. E se la media punti sarà la stessa anche in questa stagione, per l'Atalanta sarà durissima. Anche per questa Atalanta.
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