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L'assenza di Cristiano e quella strana coincidenza
"Perché non c'è Cristiano Ronaldo? Dovete chiamarlo. Chiamatelo". Due volte lo ha detto Virgil van Dijk, diffensore del Liverpool e della nazionale olandese, a margine del Balon d'Or. Come mai l'assenza dell'asso portoghese ha fatto così rumore? È solo per presenziare al Gram Galà del Calcio a Milano o c'era qualcosa di più? Difficile da capirlo e da dirlo, ma il sesto trionfo di Messi rischia di porre la parola fine - tombale? - a una delle sfide a distanza più sentite degli ultimi tempi.
FIGLI DI UN DIO MINORE - Nel corso della cerimonia - e anche dopo - tutti si sono affrettati a dire come Messsi sia il migliore, probabilmente il numero uno del calcio Mondiale, e che quindi è anche complicato togliergli uno scettro del genere. Però che, alla fine, non era il suo anno. Era quello del Liverpool, tra Mané, van Dijk, Salah o Alisson. Difficile per l'egiziano o il senegalese, meglio per il portiere e per il difensore. Certo, Alisson e non Buffon rischiava di essere un compromesso storico da cortocircuito, invece van Dijk-Cannavaro sembrava desse una sorta di continuità per i difensori.
PAPOCCHIO ORGANIZZAZIONE - La Lega di Serie A ha certamente compiuto un passo falso. Perché al Chatelet di Parigi non si parlava d'altro, non certo in termini lusinghieri. Anzi, la vergogna era il sentimento più diffudo. "It's a shame" il virgolettato usato da quasi tutti per spiegare quale è stato il sentimento diffuso per cui, in un lunedì di dicembre, collimino il Pallone d'Oro, uno dei premi più ambiti del mondo del calcio (se non il più ricercato, addirittura), e il Galà del calcio. I più maligni - e non erano pochi - chiedevano il perché di questa coincidenza. Sempre che lo sia...
FIGLI DI UN DIO MINORE - Nel corso della cerimonia - e anche dopo - tutti si sono affrettati a dire come Messsi sia il migliore, probabilmente il numero uno del calcio Mondiale, e che quindi è anche complicato togliergli uno scettro del genere. Però che, alla fine, non era il suo anno. Era quello del Liverpool, tra Mané, van Dijk, Salah o Alisson. Difficile per l'egiziano o il senegalese, meglio per il portiere e per il difensore. Certo, Alisson e non Buffon rischiava di essere un compromesso storico da cortocircuito, invece van Dijk-Cannavaro sembrava desse una sorta di continuità per i difensori.
PAPOCCHIO ORGANIZZAZIONE - La Lega di Serie A ha certamente compiuto un passo falso. Perché al Chatelet di Parigi non si parlava d'altro, non certo in termini lusinghieri. Anzi, la vergogna era il sentimento più diffudo. "It's a shame" il virgolettato usato da quasi tutti per spiegare quale è stato il sentimento diffuso per cui, in un lunedì di dicembre, collimino il Pallone d'Oro, uno dei premi più ambiti del mondo del calcio (se non il più ricercato, addirittura), e il Galà del calcio. I più maligni - e non erano pochi - chiedevano il perché di questa coincidenza. Sempre che lo sia...
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