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TMW - Pavoletti: "Infortunio? Aiutato da tutti. Nainggolan un campione"
L'attaccante del Cagliari, Leonardo Pavoletti, presente insieme al giovane della Primavera Kanyamuna all’International Job Meeting, in programma alla fiera di Cagliari da oggi fino a giovedì, ha parlato alla stampa presente. Queste le sue parole raccolte da TMW: "Segreto dell'Atalanta? Ha creduto nel progetto giovani molto prima di altri. Gasperini? Io lo avuto e ha un suo modo di giocare, è una pressione uomo contro uomo a tutto campo. Gli allenamenti con lui sono super duri, al limite del vomito, però nella sofferenza ti abitua a trovare le energie mentali in più. Infatti spesso le sue squadre hanno uno strapotere fisico".
Cagliari in zona Europa.
"Credo sia stato fatto una squadra giusta, abbiamo Nainggolan che è un campione ma è anche quello che ci tiene di più alla squadra, godiamoci questo anno. Il gol all'Inter? Una soddisfazione per lui. Comunque il rendimento di quest'anno è figlio di un progetto partito da almeno due anni con uno zoccolo duro che è ancora presente nello spogliatoio".
Come procede l'infortunio?
"Ci sono giorni difficili in cui hai paura di non farcela. Devi fidarti dei professionisti, da un crociato si torna forti. Nel mio carattere poi ogni sfida la prendo di petto e mi metto con la mentalità giusta per affrontarla nel migliore dei modi. Mi hanno aiutato tutti: famiglia, compagni, amici e anche la società. Quando stavo in Austria e a Milano mi sono accorto di quanto la gente tiene a me".
Chi sono i migliori attaccanti ora in Italia?
"Immobile per me è fortissimo, segna e gioca per la squadra. Per me è il miglior attaccante italiano. Poi ovviamente c'è cristiano, Ibrahimovic che purtroppo abbiamo visto da poco da vicino e Dybala. A me piacciono però molto i ragazzi con cui ho giocato perché preferisco il rapporto umano a quello calcistico, uno su tutti Perin, poi Tonelli, Mertens, Barella che reputo un amico. Seguo sempre di più i ragazzi che conosco rispetto alle squadre. Il calcio italiano ha pagato un po' il processo di rinnovamento dato che qui siamo un po' lenti a cambiare: settori giovanili, stadi di proprietà e così via. E spero a breve di vedere il nuovo stadio anche qui a Cagliari".
Chi sono migliori giovani in Italia?
"Per me Pellegrini, anche se ha già più presenze di me in Nazionale. In Italia siamo troppo bacchettoni il primo ragazzo che sbaglia lo tagliamo fuori e dico a discapito mio dobbiamo avere più coraggio e far giocare i ragazzi. Balotelli? Lui è un caso a se ma è un dispiacere vedere un talento come lui che non riesce ad essere al livello che potrebbe essere".
Qual è il suo rapporto con i tifosi a Cagliari?
"Molto caldo però ovviamente siamo sempre tutti un po' umorali. A volte c'è poca oggettività. Ci vorrebbe più occhio critico. Se ho mai preso qualche fischio? Certo, da attaccante se non fai gol arrivano i fischi".
Cagliari in zona Europa.
"Credo sia stato fatto una squadra giusta, abbiamo Nainggolan che è un campione ma è anche quello che ci tiene di più alla squadra, godiamoci questo anno. Il gol all'Inter? Una soddisfazione per lui. Comunque il rendimento di quest'anno è figlio di un progetto partito da almeno due anni con uno zoccolo duro che è ancora presente nello spogliatoio".
Come procede l'infortunio?
"Ci sono giorni difficili in cui hai paura di non farcela. Devi fidarti dei professionisti, da un crociato si torna forti. Nel mio carattere poi ogni sfida la prendo di petto e mi metto con la mentalità giusta per affrontarla nel migliore dei modi. Mi hanno aiutato tutti: famiglia, compagni, amici e anche la società. Quando stavo in Austria e a Milano mi sono accorto di quanto la gente tiene a me".
Chi sono i migliori attaccanti ora in Italia?
"Immobile per me è fortissimo, segna e gioca per la squadra. Per me è il miglior attaccante italiano. Poi ovviamente c'è cristiano, Ibrahimovic che purtroppo abbiamo visto da poco da vicino e Dybala. A me piacciono però molto i ragazzi con cui ho giocato perché preferisco il rapporto umano a quello calcistico, uno su tutti Perin, poi Tonelli, Mertens, Barella che reputo un amico. Seguo sempre di più i ragazzi che conosco rispetto alle squadre. Il calcio italiano ha pagato un po' il processo di rinnovamento dato che qui siamo un po' lenti a cambiare: settori giovanili, stadi di proprietà e così via. E spero a breve di vedere il nuovo stadio anche qui a Cagliari".
Chi sono migliori giovani in Italia?
"Per me Pellegrini, anche se ha già più presenze di me in Nazionale. In Italia siamo troppo bacchettoni il primo ragazzo che sbaglia lo tagliamo fuori e dico a discapito mio dobbiamo avere più coraggio e far giocare i ragazzi. Balotelli? Lui è un caso a se ma è un dispiacere vedere un talento come lui che non riesce ad essere al livello che potrebbe essere".
Qual è il suo rapporto con i tifosi a Cagliari?
"Molto caldo però ovviamente siamo sempre tutti un po' umorali. A volte c'è poca oggettività. Ci vorrebbe più occhio critico. Se ho mai preso qualche fischio? Certo, da attaccante se non fai gol arrivano i fischi".
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