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Da contropartita per Conti a erede del Papu: il 50% di Pessina andrebbe al Milan
L'operazione sembrava ottima per tutti. Il Milan che acquistava Andrea Conti e metteva a posto il suo lato destro di difesa. L'Atalanta che riceveva in cambio un giovane di belle speranze, Matteo Pessina, che l'anno prima aveva fatto discretamente con il Como (e valutato 3 milioni, plusvalenza secca per chi era arrivato dopo il fallimento del Monza a parametro zero) più 24 milioni di euro. Eppure è stato un parto molto difficile, seppur a posteriori possa essere stata una scelta che ha premiato l'Atalanta. Perché nel calcio le cose cambiano.
Due mesi fa Pessina probabilmente si domandava se rimanere a Bergamo fosse stata la scelta giusta, visto che il Verona lo corteggiava ed era pronto a dargli un altro anno da titolare assoluto. E in realtà c'era anche il Milan che, nei mesi scorsi, un sondaggio lo aveva fatto per capire se farlo rientrare alla base dopo anni. Il problema è che quella rossonera è probabilmente l'unica destinazione interessante anche per l'Atalanta: perché il 50% del cartellino di Pessina è del Milan. Non come una compoprietà, perché i diritti federali sono solamente nerazzurri. Bensì gli interessi economici: in caso di cessione la metà andrà ai rossoneri.
Le cose cambiano, appunto. Perché due mesi fa Gomez era assolutamente intoccabile, fino a quella sera contro il Midtjylland, e Pessina rischiava di passare un anno da (pur ottima) riserva. Poi Gasperini ha cambiato l'assetto, lo ha fatto diventare l'equilibratore della propria formazione. Il campione è ristretto per dire che sia la panacea di tutti i mali, ma le partite contro Milan e Napoli confermano come il nuovo assetto dia una marcia in più con le grandi. Con le piccole qualcosa forse andrà rivisto, ma è indubbio che Pessina potrebbe essere la prossima plusvalenza nerazzurra. Milan permettendo.
Due mesi fa Pessina probabilmente si domandava se rimanere a Bergamo fosse stata la scelta giusta, visto che il Verona lo corteggiava ed era pronto a dargli un altro anno da titolare assoluto. E in realtà c'era anche il Milan che, nei mesi scorsi, un sondaggio lo aveva fatto per capire se farlo rientrare alla base dopo anni. Il problema è che quella rossonera è probabilmente l'unica destinazione interessante anche per l'Atalanta: perché il 50% del cartellino di Pessina è del Milan. Non come una compoprietà, perché i diritti federali sono solamente nerazzurri. Bensì gli interessi economici: in caso di cessione la metà andrà ai rossoneri.
Le cose cambiano, appunto. Perché due mesi fa Gomez era assolutamente intoccabile, fino a quella sera contro il Midtjylland, e Pessina rischiava di passare un anno da (pur ottima) riserva. Poi Gasperini ha cambiato l'assetto, lo ha fatto diventare l'equilibratore della propria formazione. Il campione è ristretto per dire che sia la panacea di tutti i mali, ma le partite contro Milan e Napoli confermano come il nuovo assetto dia una marcia in più con le grandi. Con le piccole qualcosa forse andrà rivisto, ma è indubbio che Pessina potrebbe essere la prossima plusvalenza nerazzurra. Milan permettendo.
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