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La dura legge di Lukaku: Inter, 1-0 a Bologna. E nell’uovo di Pasqua c’è un pezzo di Scudetto
Inter batte Bologna 1-0: al Dall’Ara decide Lukaku.
Basta un poco di Romelu Lukaku e lo scudetto è più vicino. L’Inter batte il Bologna col minimo sindacale, rappresentato in questa stagione dall’inossidabile certezza che prima o poi arriverà una rete del centravanti belga a mettere in discesa qualsiasi sfida. L’altro motivo di tranquillità è dettato dal fatto che i meccanismi di squadra siano ormai tanto rodati da riuscire gestire l’avversario, anche quando è la giovane e combattiva squadra di Sinisa Mihajlovic, che comunque non ha certo demeritato e anzi nel finale provato l’arrembaggio per trovare il pareggio. Il peccato dei nerazzurri, semmai, è non chiudere subito una partita messa in ghiaccio dalla rete del centravanti belga dopo la mezz’ora (assist di Bastoni, ha funzionato meglio la catena di sinistra stasera): un po’ di hybrys, che nel finale poteva costare cara. Per il resto, la squadra di Antonio Conte è quasi noiosa nella sua capacità di resistere e portare a casa il risultato. È una noia positiva, sia chiaro: quella sensazione che danno le squadre vincenti e che sembrano destinate a vincere per tutte le certezze che si portano dietro. Quella nerazzurra ha le fattezze di Lukaku. Con questa vittoria, l’Inter sale a +8 sul Milan con una partita in meno.
LE SCELTE INIZIALI: MIHA SCHIERA RAVAGLIA, RANOCCHIA DAL 1’ - Tante le assenze in casa Bologna, su tutte quella del portiere Skorupski, sostituito da Ravaglia. Squalificato Palacio, il centravanti è Barrow con Skov Olsen preferito a Orsolini in attacco. Nell’Inter l’esclusione eccellente è quella di De Vrij, appena negativizzato: tocca a Ranocchia guidare la difesa. Eriksen e Young vincono i rispettivi ballottaggi con Gagliardini e Perisic.
LA DURA LEGGE DI LUKAKU. INTER AVANTI 1-0 ALL’INTERVALLO - Avvio aggressivo dei padroni di casa, che chiamano subito in causa Handanovic. Difficile trovare spazi, però, nelle trame strette della difesa dell’Inter, una sorta di boa che s’annoda attorno al collo degli avversari e non li lascia respirare. Più che promosso Ranocchia, titolare due mesi dopo l’ultima volta. L’Inter è solida e s’aggrappa alle sue certezze, cerca vie per arrivare al suo principale finalizzatole. La trova Bastoni, che alla mezz’ora scambia con Young e sfonda a sinistra: cross, testa di Lukaku, parata di Ravaglia, piede di Lukaku. È la dura legge del gol che parla belga: Big Rom sale a 20 gol in questa Serie A, diventa il settimo nella storia dell’Inter a riuscirci per due campionati consecutivi. La rete del belga arriva dopo che gli ardori felsinei sono già frenati: l’ultimo squillo del primo tempo è però di Schouten. Presente Handanovic, e Conte torna negli spogliatoi in vantaggio di un gol.
PALO LAUTARO, POI LA BENEAMATA METTE IL PILOTA AUTOMATICO - Alla ripresa, il copione è quello di inizio gara: Bologna aggressivo, Inter impenetrabile. E vicinissima al raddoppio: al 50’ Brozovic innesca Lautaro che da fuori area elude Dominguez e apre il tiro a giro. Solo il palo gli nega la gioia della rete. I rossoblù non stanno a guardare ma trovare palle gol è complicato: ne capita una sui piedi di Sansone, Handanovic ci mette i guantoni. Poi inizia la girandola dei cambi, tale da modificare i protagonisti in gioco ma non la forza d’inezia che si porta avanti la partita. I nerazzurri vanno avanti come se avessero il pilota automatico, il difetto è che non chiudono la partita. Buon per Conte che il Bologna sbatta fino all’ultimo addosso alla sua solida difesa nel tentativo di rimettere in discussione il risultato.
Il tabellino
BOLOGNA-INTER 0-1
(31’ Lukaku)
Ammoniti: 31’ Soumaoro, 61’ De Silvestri 73’ Svanberg, 82’ Vignato, 84’ Juwara nel Bologna. 53’ Ranocchia, 86’ Brozovic, 86’ Bastoni, 88’ Gagliardini nell’Inter.
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Tomiyasu (34’ De Silvestri), Danilo, Soumaoro, Dijks (80’ Juwara); Schouten, Dominguez (69’ Svanberg); Skov Olsen (80’ Orsolini), Soriano, Sansone (69’ Zignato); Barrow. Allenatore: Sinisa Mihajlovic.
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, Ranocchia, Bastoni; Hakimi, Barella (90’ Vecino), Brozovic, Eriksen (61’ Gagliardini), Young (71’ Darmian); Lautaro (71’ Sanchez), Lukaku. Allenatore: Antonio Conte.
Basta un poco di Romelu Lukaku e lo scudetto è più vicino. L’Inter batte il Bologna col minimo sindacale, rappresentato in questa stagione dall’inossidabile certezza che prima o poi arriverà una rete del centravanti belga a mettere in discesa qualsiasi sfida. L’altro motivo di tranquillità è dettato dal fatto che i meccanismi di squadra siano ormai tanto rodati da riuscire gestire l’avversario, anche quando è la giovane e combattiva squadra di Sinisa Mihajlovic, che comunque non ha certo demeritato e anzi nel finale provato l’arrembaggio per trovare il pareggio. Il peccato dei nerazzurri, semmai, è non chiudere subito una partita messa in ghiaccio dalla rete del centravanti belga dopo la mezz’ora (assist di Bastoni, ha funzionato meglio la catena di sinistra stasera): un po’ di hybrys, che nel finale poteva costare cara. Per il resto, la squadra di Antonio Conte è quasi noiosa nella sua capacità di resistere e portare a casa il risultato. È una noia positiva, sia chiaro: quella sensazione che danno le squadre vincenti e che sembrano destinate a vincere per tutte le certezze che si portano dietro. Quella nerazzurra ha le fattezze di Lukaku. Con questa vittoria, l’Inter sale a +8 sul Milan con una partita in meno.
LE SCELTE INIZIALI: MIHA SCHIERA RAVAGLIA, RANOCCHIA DAL 1’ - Tante le assenze in casa Bologna, su tutte quella del portiere Skorupski, sostituito da Ravaglia. Squalificato Palacio, il centravanti è Barrow con Skov Olsen preferito a Orsolini in attacco. Nell’Inter l’esclusione eccellente è quella di De Vrij, appena negativizzato: tocca a Ranocchia guidare la difesa. Eriksen e Young vincono i rispettivi ballottaggi con Gagliardini e Perisic.
LA DURA LEGGE DI LUKAKU. INTER AVANTI 1-0 ALL’INTERVALLO - Avvio aggressivo dei padroni di casa, che chiamano subito in causa Handanovic. Difficile trovare spazi, però, nelle trame strette della difesa dell’Inter, una sorta di boa che s’annoda attorno al collo degli avversari e non li lascia respirare. Più che promosso Ranocchia, titolare due mesi dopo l’ultima volta. L’Inter è solida e s’aggrappa alle sue certezze, cerca vie per arrivare al suo principale finalizzatole. La trova Bastoni, che alla mezz’ora scambia con Young e sfonda a sinistra: cross, testa di Lukaku, parata di Ravaglia, piede di Lukaku. È la dura legge del gol che parla belga: Big Rom sale a 20 gol in questa Serie A, diventa il settimo nella storia dell’Inter a riuscirci per due campionati consecutivi. La rete del belga arriva dopo che gli ardori felsinei sono già frenati: l’ultimo squillo del primo tempo è però di Schouten. Presente Handanovic, e Conte torna negli spogliatoi in vantaggio di un gol.
PALO LAUTARO, POI LA BENEAMATA METTE IL PILOTA AUTOMATICO - Alla ripresa, il copione è quello di inizio gara: Bologna aggressivo, Inter impenetrabile. E vicinissima al raddoppio: al 50’ Brozovic innesca Lautaro che da fuori area elude Dominguez e apre il tiro a giro. Solo il palo gli nega la gioia della rete. I rossoblù non stanno a guardare ma trovare palle gol è complicato: ne capita una sui piedi di Sansone, Handanovic ci mette i guantoni. Poi inizia la girandola dei cambi, tale da modificare i protagonisti in gioco ma non la forza d’inezia che si porta avanti la partita. I nerazzurri vanno avanti come se avessero il pilota automatico, il difetto è che non chiudono la partita. Buon per Conte che il Bologna sbatta fino all’ultimo addosso alla sua solida difesa nel tentativo di rimettere in discussione il risultato.
Il tabellino
BOLOGNA-INTER 0-1
(31’ Lukaku)
Ammoniti: 31’ Soumaoro, 61’ De Silvestri 73’ Svanberg, 82’ Vignato, 84’ Juwara nel Bologna. 53’ Ranocchia, 86’ Brozovic, 86’ Bastoni, 88’ Gagliardini nell’Inter.
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Tomiyasu (34’ De Silvestri), Danilo, Soumaoro, Dijks (80’ Juwara); Schouten, Dominguez (69’ Svanberg); Skov Olsen (80’ Orsolini), Soriano, Sansone (69’ Zignato); Barrow. Allenatore: Sinisa Mihajlovic.
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, Ranocchia, Bastoni; Hakimi, Barella (90’ Vecino), Brozovic, Eriksen (61’ Gagliardini), Young (71’ Darmian); Lautaro (71’ Sanchez), Lukaku. Allenatore: Antonio Conte.
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