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Simy, Osimhen ma anche Taribo West, Oba Oba e Zeigbo: Nigeria e Serie A, capriole e meteoreTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 17 aprile 2021, 08:00Serie A
di Marco Conterio

Simy, Osimhen ma anche Taribo West, Oba Oba e Zeigbo: Nigeria e Serie A, capriole e meteore

Il più costoso della storia del Napoli è pure il giocatore nigeriano più caro di sempre. Solo che la storia non può partire da Victor Osimhen ma da un ragazzo che è stato capocannoniere in Segunda Liga portoghese col Gil Vicente e che ora è una bandiera del Crotone. Anche con la retrocessione che s'avvicina inesorabile, Nwankwo Simy ha segnato 16 reti ed è per distacco il miglior marcatore nigeriano in una stagione di Serie A. Il record apparteneva a Obafemi Martins, 11 siglati ben sedici anni or sono.

Icona West L'icona della Nigeria in Italia è senza dubbio Taribo West, ora pastore in patria, treccine e sguardo spiritato da calciatore all'Inter. Spezzò la carriera ad Andrei Kanchelskis, lasciandosi alle spalle racconti leggendari: "Dio mi ha detto che devo giocare". "Strano, me non ha detto niente", rispose Marcello Lippi. Scelse il Milan perché glielo consigliò un sogno premonitore. Nwankwo Kanu è stato la tentazione di Massimo Moratti che lo salvò scoprendo insieme allo staff guidato da Piero Volpi una malformazione cardiaca.

Il compagno di Cassano Quando Antonio Cassano scintillava a Bari, a giocar con lui c'era Hugo Enyinnaya, che poi non ha più trovato fortune. Di Oba Oba Martins son celebri le capriole, un suo erede a metà è stato Victor Obinna, per lo più ricordato con la maglia del Chievo Verona. In casa Lazio è ricordato con piacere Stephan Makinwa, ora procuratore. In Italia non ha sfondato, tra Udine e Cesena, Odion Ighalo ma in Inghilterra è stato giocatore importante.


In principio fu Oliseh La rivoluzionaria Reggiana degli anni '90 portò il primo nigeriano in Italia, Sunday Oliseh, che alla Juventus fece poco più che una timida comparsa. Tra chi ha lasciato più tracce c'è sicuramente Christian Obodo, incudine e martello di ben quattro società. E poi chi in Italia è stato comparsa ma che in Spagna ora è grande come Umar Sadiq, chi una scommessa persa come Taye Taiwo al Milan, oppure Mohammed Aliyu: dice la leggenda che il Padova lo comprò, potendo scegliere un solo extracomunitario, facendo bim bum bam tra lui e Garba. Leggenda o realtà? Il caso e i risultati non hanno mai dato ragione all'allora presidente Cesare Viganò.

Tra carneadi e nomi noti Tanti i nigeriani passati in Italia, ora solo Simy e Osimhen. In ordine alfabetico, tra i non citati: Daniel Adejo, prodotto del settore giovanile della Reggina. Ola Aina, due anni al Torino. Akanda Ajide, meteora della giovanili della Roma. Ibrahim Babatunde al Piacenza, ma serve Wikipedia per ricordarsi del suo passaggio in Serie A. Osarimen Ebagua al Catania, Ikechuwku Kalu impercettibile presenza alla Sampdoria. Jerry Mbakogu, grande nelle serie minori ma in A solo una stagione al Carpi. Victor Moses, comparsa per poco tempo all'Inter, Kingsley Michael che al Bologna non s'è praticamente mai visto mentre Orji Okwonkwo non ha rispettato tutte le promesse in rossoblù. E poi ancora: Joel Obi, ben nove anni di A tra Inter, Parma, Torino e Chievo, tra quelli con più presenze. Obiora Nwankwo, pochissimo tra Parma e Inter. Nnamdi Oduamadi, comparsa al Milan, Michael Odibe che risulta esser transitato dal Siena. Ancora: quasi due anni di Lecce per Edward Ofere, uno a Messina, in A, per Mathew Olorunleke. Ogenyu Onazi, cinque anni di sostanza alla Lazio, due di Udinese per William Troost-Ekong. Gli almanacchi raccontano che in giallorosso, a Roma, ci sia stato pure Adewale Wahab. E poi la Z di Kenneth Zeigbo. Prima ha esordito con la Nigeria quando faceva faville in patria, poi la Polonia e poi Venezia. Cinque anni e cinque presenze in tutto, prima di chiudere la carriera nel 2007 in Eccellenza al Villasimius.