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Gnocchi: "Superlega come dire 'Il pallone è mio e gioco io'. Parma in buone mani"
Anche Gene Gnocchi interviene a Tuttomercatoweb.com sulla questione Superlega, progetto naufragato praticamente sul nascere. "Sono quelle fughe in avanti che ti lasciano perplessi", dice il popolare comico grande appassionati di calcio e tufosi del Parma. "Capisci che forse alla fine l'imprenditorialità prevale su tutto e non hanno pensato che potesse esserci un riscontro diverso da quel che non fosse quello del business. E ' un mondo dove si pensa che fare soldi sia la cosa fondamentale e quel che ruota attorno, che è l'essenza del calcio diventa così risibile, evitabile o sovrapponibile. Vengo da un calcio diverso ma lo hanno detto anche Guardiola e Klopp, gente di campo. Se tutti ragionano così ci si prende il pallone, si fa la Superlega e noi siamo noi e voi non siete un..."
Il calcio resta in piena crisi a livello economico...
"Certo, ma non è stata solo la pandemia, anche l'Uefa ha le sue colpe".
Adesso qualcuno vorrebbe le dimissioni di Agnelli dopo questo progetto Superlega... "Mi pare improponibile anche perché cosa cambierebbe se fa un passo indietro? Non è quello il problema. Il concetto è che quell'operazione è deleteria per il calcio perché annulla i fondamenti di questo sport".
Non ci sarebbe stato un altro Parma di Scala...
"No, così come non ci sarebbe stata l'Atalanta di Gasperini. Dieci anni fa quando andai ad allenarmi all'atalanta parlai con Favini, il responsabile del settore giovanile e mi spiegò come lavoravano: quella deve essere la forza del calcio, con dirigenti che sanno allevare giovani e sanno contenere i costi. Se pensiamo di spendere senza aver contezza dei bilanci non abbiamo capito"
E il suo Parma. Adesso è arrivato anche Ribalta...
"E' in buone mani, vedo che la retrocessione, sempre più vicina, viene vissuta nel modo giusto. Krause ha voglia ad esempio di fare la ristrutturazione dello stadio. Forse acquistare giovani di talento ma non ancora pronti ha creato qualche problema nella lotta salvezza ma non c'è abbattimento e questo è importante"
Il calcio resta in piena crisi a livello economico...
"Certo, ma non è stata solo la pandemia, anche l'Uefa ha le sue colpe".
Adesso qualcuno vorrebbe le dimissioni di Agnelli dopo questo progetto Superlega... "Mi pare improponibile anche perché cosa cambierebbe se fa un passo indietro? Non è quello il problema. Il concetto è che quell'operazione è deleteria per il calcio perché annulla i fondamenti di questo sport".
Non ci sarebbe stato un altro Parma di Scala...
"No, così come non ci sarebbe stata l'Atalanta di Gasperini. Dieci anni fa quando andai ad allenarmi all'atalanta parlai con Favini, il responsabile del settore giovanile e mi spiegò come lavoravano: quella deve essere la forza del calcio, con dirigenti che sanno allevare giovani e sanno contenere i costi. Se pensiamo di spendere senza aver contezza dei bilanci non abbiamo capito"
E il suo Parma. Adesso è arrivato anche Ribalta...
"E' in buone mani, vedo che la retrocessione, sempre più vicina, viene vissuta nel modo giusto. Krause ha voglia ad esempio di fare la ristrutturazione dello stadio. Forse acquistare giovani di talento ma non ancora pronti ha creato qualche problema nella lotta salvezza ma non c'è abbattimento e questo è importante"
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