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TMW - Ag. Immobile e le critiche ricevute: "Lui non deve dimostrare nulla a nessuno"
"Gli agenti sono il nemico pubblico numero uno del mondo del calcio? Questa definizione della nostra categoria è un problema atavico, ce lo portiamo dietro da sempre. In realtà non è così, noi ci limitiamo ad assistere i nostri clienti e a fare consulenza rispetto alla ricerca del mercato, contratti e trasferimenti". Parla così Alessandro Moggi, a margine della riunione dell'Assoagenti a Milano.
Tanti giocatori andranno a parametro zero. "Il problema del parametro zero è un problema che risale alla legge Bosman, non è certo responsabilità degli agenti se tanti giocatori importanti si trovano in questa situazione. E' un problema forse derivante anche dalla pandemia che ha potato ad una contrazione dei ricavi da parte dei club, e quindi una difficoltà a garantire determinati salari ai giocatori".
I dg dei club parlano di rischio default, ma gli stipendi sono sempre maggiori. "Il mercato è fatto di domanda e offerta: se i giocatori hanno delle richieste rispetto alle offerte di mercato, sta ai club accettare queste richieste e chiudere una trattativa. Nessuno punta una pistola alla tempia ai club per firmare. C'è un mercato che definisce le cifre degli stipendi attuali".
Le critiche a Immobile. "Lui non ascolta le critiche e comunque non deve dimostrare nulla a nessuno. In questi anni ha fatto vedere di essere sicuramente il centravanti italiano più prolifico, quindi ripeto lui pensa solo al campo, a fare bene come ha sempre fatto. E' una delle tre scarpe d'oro italiane degli ultimi 20 anni".
Nico Gonzalez sarà subito un uomo mercato nella prossima estate? "Non so, credo che la Fiorentina se lo voglia tenere stretto. Ci aspettavamo assolutamente questo suo inizio di stagione, soprattutto se lo aspettava la Fiorentina che credo abbia fatto il più importante investimento economico della sua storia. Può diventare uno dei maggiori interpreti di questa stagione".
Il Decreto Crescita sta penalizzando i giocatori italiani in favore dell'arrivo di stranieri. "Il mercato è cambiato tantissimo. Anni fa la presenza di italiani in Serie A rappresentava circa il 67-70% di presenze in campo, oggi la percentuale si è invertita e sta peggiorando anche con l'avvento del Decreto Crescita. Il calcio italiano vive una fase complessa, sono tante le tematiche sul tavolo che devono essere affrontate: questa è sicuramente una, altrimenti non si riesce più a proteggere i settori giovanili".
Mercato di gennaio. "Alla fine è sempre stato di riparazione, vengono selezionate in maniera molto scientifica le operazioni. Come sempre quello vero sarà estivo, ci apprestiamo a vedere una serie di colpi a parametro zero che cambieranno gli scenari della Serie A".
Tanti giocatori andranno a parametro zero. "Il problema del parametro zero è un problema che risale alla legge Bosman, non è certo responsabilità degli agenti se tanti giocatori importanti si trovano in questa situazione. E' un problema forse derivante anche dalla pandemia che ha potato ad una contrazione dei ricavi da parte dei club, e quindi una difficoltà a garantire determinati salari ai giocatori".
I dg dei club parlano di rischio default, ma gli stipendi sono sempre maggiori. "Il mercato è fatto di domanda e offerta: se i giocatori hanno delle richieste rispetto alle offerte di mercato, sta ai club accettare queste richieste e chiudere una trattativa. Nessuno punta una pistola alla tempia ai club per firmare. C'è un mercato che definisce le cifre degli stipendi attuali".
Le critiche a Immobile. "Lui non ascolta le critiche e comunque non deve dimostrare nulla a nessuno. In questi anni ha fatto vedere di essere sicuramente il centravanti italiano più prolifico, quindi ripeto lui pensa solo al campo, a fare bene come ha sempre fatto. E' una delle tre scarpe d'oro italiane degli ultimi 20 anni".
Nico Gonzalez sarà subito un uomo mercato nella prossima estate? "Non so, credo che la Fiorentina se lo voglia tenere stretto. Ci aspettavamo assolutamente questo suo inizio di stagione, soprattutto se lo aspettava la Fiorentina che credo abbia fatto il più importante investimento economico della sua storia. Può diventare uno dei maggiori interpreti di questa stagione".
Il Decreto Crescita sta penalizzando i giocatori italiani in favore dell'arrivo di stranieri. "Il mercato è cambiato tantissimo. Anni fa la presenza di italiani in Serie A rappresentava circa il 67-70% di presenze in campo, oggi la percentuale si è invertita e sta peggiorando anche con l'avvento del Decreto Crescita. Il calcio italiano vive una fase complessa, sono tante le tematiche sul tavolo che devono essere affrontate: questa è sicuramente una, altrimenti non si riesce più a proteggere i settori giovanili".
Mercato di gennaio. "Alla fine è sempre stato di riparazione, vengono selezionate in maniera molto scientifica le operazioni. Come sempre quello vero sarà estivo, ci apprestiamo a vedere una serie di colpi a parametro zero che cambieranno gli scenari della Serie A".
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